Skin ADV
Martedì 26 Novembre 2024
Utente: Password: [REGISTRATI] [RICORDAMI]


 

LANDSCAPE


MAGAZINE



 



10 Luglio 2012, 10.00

Filosofia

Nei tragici interstizi dell'italiana figura di fantozzi

di Alberto Cartella
La riflessione filosofica di questa settimana continua il discorso sulla cinematografia, partendo dal cinema come possibilità di un nuovo pensiero e analizzando la tragicità di un personaggio italiano per eccellenza, il ragionier Ugo Fantozzi
 
La cinematografia (non quella mediocre) è pensiero, ma non solo. Essa è anche immagine, insomma si potrebbe dire che è immagine-pensiero. In essa quelle cose cui manca la parola trovano espressione nell’immagine e nel gesto, creando una costellazione.
 
I grandi autori del cinema possono essere paragonati non soltanto ad altri artisti, quali architetti, pittori o musicisti, ma anche a dei pensatori, che pensano attraverso delle immagini al posto dei concetti.
 
Il cinema riporta il movimento all'attimo; esso non cerca il “tutto”, poiché c’è movimento solo se il tutto non è né può esserci: appena si esibisce il tutto, il tempo diviene immagine dell'eternità e non c'è più spazio per il movimento reale che è puro divenire.
 
Si apre così la possibilità per un nuovo pensiero del quale il cinema diventa il portavoce. Questo pensiero cerca il singolare, in ogni istante qualsiasi.
 
L’inquadratura, il piano e il montaggio sono i mezzi attraverso i quali il cinema costruisce il suo sistema di relazioni tra immagini. Il montaggio rappresenta il tutto del film, l’idea che ci fa dono di un’immagine della durata e del tempo reali (non quelli astratti dell’orologio). Esso è fatto da sovrapposizioni che esprimono l’idea di una congiunzione fra ciò che è stato e ciò che è, in una forma anarchica e da discontinuità che producono l'idea di un’interruzione.
 
Nella letteratura e poi nella cinematografia italiane c’è un uomo che è il più sfortunato in assoluto e ogni sua azione va a finire in catastrofe. Quest’uomo risponde al nome di Fantozzi, il quale è un personaggio tragico, non comico; egli si trova su una soglia, in un interstizio fra un mondo e un altro, restituito solo dalle immagini e dai gesti, non da un discorso razionale volto a una spiegazione comprensibile.
 
Fantozzi sa quale sarà il suo destino eppure corre alla settimana bianca, al mare e finirà in una maniera oscena. Inoltre, il suo nome nelle varie pellicole viene sempre storpiato e se ci pensiamo è la cosa che offende di più una persona.
 
È un personaggio senza speranza e ossessionato dal potere perché ha paura. È un uomo che sa di essere inutile e che se muore o un giorno si ammala, in ufficio nella megaditta non se ne accorge nessuno. Fantozzi, essendo ossessionato dall’idea di essere del tutto inutile, cerca disperatamente il servilismo.
 
Egli, però, ha liberato gli italiani dal timore di essere isolati in un certo tipo di incapacità a vivere, a essere felici. In quel tipo di sfortuna e di incapacità a essere felici secondo i dettami della cultura consumistica proveniente dall’America, lui faceva le vacanze, andava alle settimane bianche e al mare su delle spiagge infernali, faceva le code e alla fine tornava massacrato e assolutamente infelice.
 
Gli italiani vivevano la stessa tragedia e avevano paura di essere anomali. Fantozzi ha detto loro di non essere dei fenomeni isolati e che tutti quelli che subiscono quel tipo di cultura sono destinati a essere infelici. All’inizio Fantozzi pensa di essere un malato di mente, uno che non si sa adattare, ma alla fine è un brav’uomo e soltanto a chi ne è privo la speranza può esser data.
 
Per quanto riguarda la cinematografia si sente spesso utilizzare l'aggettivo “italiano” in termini dispregiativi, ma come abbiamo visto con Fantozzi questo utilizzo andrebbe rivisto e l’accezione “italiano” dovrebbe far riferimento a un luogo e a delle comunità che possono esprimere cose belle o cose brutte come tutte le altre comunità situate in altri luoghi.
 
Bisogna dire, però, che i termini bello e brutto hanno molto di “soggettivo” anche se non tutto, perché se si afferma che una cosa è bella, lo si dice in quanto si fa riferimento a quei processi che si scatenano in ogni individuo quando incontra una cosa bella. Questo accade comunicando lo stato d’animo che scaturisce dall’incontro con questo qualcosa che si giudica bello.
 
Queste considerazioni (soprattutto quelle sullo statuto ontologico del cinema) sono state rese possibili dalla lettura di alcune riflessioni di Gilles Deleuze e dall’incontro con il pensiero di Walter Benjamin.
Visualizza per la stampa




Aggiungi commento:

Titolo o firma:

Commento: (*) ()





Vedi anche
21/05/2012 11:00
Le vite nello specchio degli altri La riflessione settimanale del 23enne filosofo saretino ci porta a riflettere sull'importanza che diamo alla rappresentazione di noi stessi mediata dall'opinione altrui e al rapporto che viene a crearsi con lo stato di felicità/infelicità

08/05/2013 10:00
La filosofia non è un sapere umanistico Una riflessione del giovane filosofo Alberto Cartella per scardinare l'unilateralità del pensiero in favore di due modi guardare alla filosofia come si legge Aristotele: comprendendo ciò che pensava e ponendo problemi politici in rapporto al presente

23/04/2013 09:30
L'esercizio della stanchezza La riflessione che ci porta questa settimana il filosofo Alberto Cartella riguarda la rappresentazione come riflesso delle nostre paure: un impulso subitaneo a rispondere alle aspettative che la filosofia può curare con la pazienza di far venire le cose a sé

03/06/2012 10:30
La fecondità del paradosso L'approfondimento di questa settimana fa perno sul concetto di paradosso e sulle potenzialità che da esso si dispiegano, sfruttando come esempio il parallelo tra filosofia e pittura

05/09/2012 09:45
Viver bene non cercando di risolvere la sofferenza Patendo da un pensiero di Blaise Pascal, la riflessione del filosofo saretino Alberto Cartella gira intorno all'intrinseca fragilità umana e alla sofferenza come capacità di gettare un nuovo sguardo sulle cose, prendendo ad esempio il caso limite dell'anoressia



Notizie da Libri
06/09/2021

Oceano

Mi chiamo Oceano, sono boscaiolo e non ho mai visto il mare. Questa è la mia storia

17/02/2021

Nel mondo di Harry Potter...

Perché la saga del maghetto piace così tanto? Proverò ad analizzare i motivi di questo apprezzamento nei confronti di un  capolavoro della letteratura


11/11/2019

«Il colletto bianco», omaggio alla maestra Giuliana Pasotti

Sabato a Vallio Terme la presentazione della pubblicazione del diario scolastico dell’ex insegnante di Nave quando insegnava alle elementari del paese valsabbino negli anni 50

26/11/2018

Un libro per ricordare le vittime del terrorismo

Martedì 27 novembre alle 11, nell’aula Polivalente dell’Università Cattolica (via Trieste 17), sarà presentato il volume "Guardie" di Ansoino Andreassi e Daniele Repetto.

20/05/2015

Madóra che póra

Sarà presto disponibile nelle librerie dalla Valle e richiedibile presso Valtrompia Storica una nuova pubblicazione a cura di Giovanni Raza su storie e leggende valtrumpline

23/04/2015

Leggere fa crescere

Il 23 Aprile, Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore, accende l’Italia intera con eventi nelle piazze, sui treni, nelle scuole, nelle università, nelle biblioteche di tutto il territorio nazionale. Per celebrare il valore del libro e della lettura, per conquistare e appassionare l’Italia che non legge


25/03/2015

Scrittori in erba

Se sogni di vincere, un giorno, il Nobel per la letteratura, questa è l’occasione giusta per cominciare a metterti in luce

16/03/2015

La Maga delle Spezie

C’è una vecchia signora indiana in una bottega di Oakland, in California. Alla ricerca del sapore più squisito, o del sortilegio più sottile, sfiora polveri e semi, foglie e bacche

11/02/2015

Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa

Così, in una lettera del 1970 ai suoi genitori, scriveva Mirella Capra, giovane pediatra partita per l’Africa con il marito ginecologo Gianluigi Rho


09/02/2015

A Padernello col mitico «Ago»

Giovedì prossimo, 12 febbraio, nella suggestiva cornice del Castello di Padernello, avrà luogo la presentazione del libro "Immagini di una vita" di Giacomo Agostini

  • Valtrompia
  • Bovegno
  • Bovezzo
  • Brione
  • Caino
  • Collio
  • Concesio
  • Gardone VT
  • Irma
  • Lodrino
  • Lumezzane
  • Marcheno
  • Marmentino
  • Nave
  • Pezzaze
  • Polaveno
  • Sarezzo
  • Tavernole
  • Villa Carcina
  • -

  • Dossier