Skin ADV
Sabato 20 Aprile 2024
Utente: Password: [REGISTRATI] [RICORDAMI]


 

LANDSCAPE


MAGAZINE






28 Marzo 2015, 07.31

Terza pagina

Capire significa approfondire

di Dru
Questa fondamentale parte del discorso severiniano è dedicata ai molti che si affidano fideisticamente alla ragione della filosofia contemporanea e ai relativisti ingenui

Non sapendone il significato alcuno e restando dunque alla superficie incoerente di tale discorso, sbattono contro vinti e sconfitti dalle fedi che credono di non avere...

Per scoprire la pesantezza della filosofia contemporanea si deve andare oltre ciò che per lo più la filosofia contemporanea dice di sé. Occorre la capacità di andare nel sottosuolo della filosofia contemporanea.
Noi ci riteniamo insoddisfatti della classica replica contro lo scettico perché sembra che essere nella contraddizione sia qualcosa di per sé escluso.
Domandiamo invece: perché non si può essere nella contraddizione? Alla critica rivolta allo scettico, lo scettico può replicare dicendo: io sono nella contraddizione, perchè non si può essere nella contraddizione?

Lo scettico può riconoscere il proprio essere in contraddizione.
Bisogna diffidare più che dello scettico ingenuo del modo ingenuo di considerare uno scettico: non è mai esistito lo scettico che per davvero non credesse nulla. Perché? Perché lo scettico non è quello che non crede nulla, uno scettico che non abbia fede.
Senza fede non si vive. Lo scettico non è quel mostro che non ha nessuna fede, lo scettico e la scepsi non consistono nel non avere fede, lo scetticismo autentico è la messa in questione di tutte le fedi. Si confonde invece il non avere fede con la problemazzazione della fede.

Lei insiste spesso sulla radicalità del pensiero contemporaneo, il quale possiede una portata di molto superiore al mero relativismo o allo scetticismo ingenuo con il quale sembra invece essere presente nel dibattito filosofico...

Severino: È un errore che si compie, perché molti aspetti della filosofia contemporanea, o molte forme della filosofia contemporanea, ignorano il proprio statuto, e cioè: se la filosofia contemporanea fosse scetticismo, si ridurrebbe ad un ben misero risultato lo sviluppo di duemila anni di storia del pensiero filosofico.
Questo non vuol dire che la confutazione dello scettico sia una cosa così semplice come normalmente si crede, confutazione che viene ridotta all’osservazione che lo scettico sostiene la verità dell’inesistenza della verità.
A quel punto la scettico potrebbe dire: e allora? Bisogna prolungare la confutazione dello scettico espressa in questi termini obsoleti, termini deboli, alla considerazione della possibilità del contraddirsi, perché è un contraddirsi quello di un’asserzione scettica la quale finisca col sostenere la verità dell’inesistenza della verità, e quindi la confutazione dello scettico dovrebbe poi sfociare nel grande tema del rapporto con la contraddizione.
Fermo restando che la confutazione dello scetticismo non è quel gioco da bambini che potrebbe sembrare, ma aggiungendo che, pur non essendo un gioco da bambini, sarebbe lo scetticismo un misero risultato da parte della filosofia contemporanea rispetto agli esordi del pensiero filosofico, allora all’interno della filosofia contemporanea sono distinguibili vari aspetti. Quello che io chiamo il sottosuolo, cioè il sottosuolo di una superficie in cui il pensatore non si rende conto della potenza del proprio sottosuolo.

Chi si rende conto di questa potenza sono quei pochi di cui continuo a parlare: Nietzsche, Leopardi, Gentile.
Metto poi punti interrogativi su Heidegger e su Wittgenstein che appartengono alla grande superficie, perché superficie non vuol dire superficialità.
Allora: la filosofia contemporanea è una superficie non grande, e purtroppo su questa superficie non grande navigano parecchi cultori del pensiero filosofico che si riducono a dire che Dio è morto e che la verità non esiste, senza sostanzialmente aggiungere altro se non l’accumulazione di episodi in cui si constata che la gente non crede più in Dio, non crede più in una verità assoluta, che sono sì delle considerazioni storico-culturali interessanti, ma che non muovono di un millimetro il discorso filosofico.
Prima, dunque, c’è questa superficie ingenua. C’è poi quella grande superficie che esemplificavo con nomi quali Heidegger, Wittgenstein. E c’è il sottosuolo di cui parlavo prima.

Per quanto riguarda la superficie ingenua, ecco, anche lì si possono distinguere atteggiamenti diversi.
C’è chi coerentemente considera la democrazia come un mito, e non c’è bisogno d’andare a scomodare i rappresentanti anglosassoni della democrazia - per esempio Rawls o Rorty - per non ricordarsi del nostro Einaudi, che diceva che, certo la democrazia è un mito, ma è un mito preferibile del mito di dare legnate sulla testa, o tagliare la testa a chi non la pensa come noi. È un mito.
E lo diceva Einaudi con una consapevolezza filosofica notevole in un economista: essa è un mito il cui contrario non è in sé stesso autocontraddittorio.

C’è chi, allora, come un liberale laico quale il nostro presidente Einaudi, applica la democrazia a quello che si dice di tutto - non c’è un sapere assoluto e quindi anche la democrazia è un mito - come allo stesso modo c’è chi, sul piano economico, non considera il capitalismo come una verità eterna ma come un tentativo sottoposto a crisi che non sono patologiche ma fisiologiche - e penso a Keynes - al contrario di coloro, come Smith o la scuola marginalistica, che invece ravvedevano crisi di tipo solamente patologico. Ecco che allora sul piano della superficie “ingenua” ci solo coloro i quali sono coerenti e applicano anche alla democrazia, anche al capitalismo, a tutti i valori, quel carattere di non verità assoluta che il nostro tempo attribuisce a qualsiasi posizione, e poi ci sono coloro che, incoerentemente, hanno ancora fede nella democrazia, nel capitalismo o in altri valori, senza capire il carattere di fede della loro fede.

Esistono dunque diverse profondità, diversi strati del discorso filosofico contemporaneo...

Severino: Dunque i livelli che abbiamo distinto sono, mi pare, quattro: la superficie incoerente che - e io non ho fatto nomi - è purtroppo la più affollata, la superficie coerente, e ho fatto il nome di Einaudi e potremmo aggiungere anche Rorty, la profondità della superficie, dove ho fatto nomi quali Heidegger e Wittgenstein, il sottosuolo della filosofia contemporanea, dove ho fatto i nomi di Nietzsche, Leopardi e Gentile.

Dove si colloca dal Suo punto di vista la posizione espressa dal cosiddetto neo-realismo?


Severino
: Direi a livello della superficie incoerente.

Lo sviluppo integrale di questo fondamentale discorso intorno al linguaggio e al pensiero di esso lo si può scaricare qui

Visualizza per la stampa

TAG





Aggiungi commento:

Titolo o firma:

Commento: (*) ()





Vedi anche
13/08/2012 10:30
Il problema della verità Nella dettagliata riflessione del giovane filosofo saretino è la filosofia a spiegarsi come disciplina che mette in relazione diversi punti di vista e chiave d'interpretazione sulla via di una verità che non possiede ma si manifesta nei rapporti

03/06/2012 10:30
La fecondità del paradosso L'approfondimento di questa settimana fa perno sul concetto di paradosso e sulle potenzialità che da esso si dispiegano, sfruttando come esempio il parallelo tra filosofia e pittura

27/11/2012 09:00
Ancora sul concetto di 'verità' La lunga dissertazione di questa settimana chiarisce alcuni punti del precedente articolo, tornando a sviscerare il concetto di 'verità' anche in relazione alla violenta trappola della soggettività e all'uso che se ne fa con una mediocre filosofia

26/04/2014 10:32
Imparare la filosofia a Concesio Iscrizioni ancora aperte per il corso di filosofia in partenza mercoledì 30 aprile presso la Sala Alberina di Concesio, all'interno dei "Percorsi di conoscenza" triumplini

02/03/2014 09:07
La filosofia nasce grande con Anassimandro 1.4 Si tratta ora di comprendere che il significato del dolore e dell'angoscia, al quale si riferisce il pensiero filosofico, è essenzialmente connesso al modo in cui la filosofia, sin dall'inizio, pensa  l'"essere" , il "nulla", il "divenire"



Notizie da Cultura
20/04/2022

È la lumezzanese Pierangela Donati la vincitrice della sezione dialettale

L'iniziativa è promossa dai giornali della Rete Bresciana: BsNews.it, CalcioBresciano.it, GardaPost.it, ValleSabbiaNews.it, con il sostegno di Cassa Rurale. Il 10 giugno, a Salò, si terranno le premiazioni degli altri autori segnalati e del vincitore assoluto

02/12/2021

La trasparenza delle parole

Cosa potrebbe accadere durante una lezione di religione del 2121 in una classe di scuola primaria? Ecco quello che potrebbe realisticamente succedere qualora alcune attuali idee trovassero piena realizzazione


11/11/2021

Herman, la sua libertà e la mia

Da qualche giorno in casa nostra ha cominciato ad abitare un nuovo componente della famiglia: Herman. Si tratta di un simpatico criceto, di color bianco a macchie marrone chiaro

17/05/2021

Il sesso delle anime

Avete mai preso in considerazione la possibilità che siano le anime ad esser sessuate e non i corpi? Se la risposta è negativa, questa filosoficheria è fatta apposta per voi

07/05/2021

La nobile arte del copiare

Quella che segue è una delle storie di corridoio sorte fra le mura di una scuola

25/04/2021

Senza retorica o nostalgie

Pubblichiamo una riflessione sulla giornata del 25 aprile da parte del prof. Giuseppe Biati, Presidente del Centro Studi La Brigata Giacomo Perlasca delle Fiamme Verdi e la Resistenza Bresciana

23/04/2021

Il vecchio noce

Si avvicina il 25 aprile. Pubblichiamo volentieri questo bel racconto di Giuseppe Biati, uomo di scuola, storico e fine conoscitore dei sentimenti che animano i valsabbini

25/11/2020

Violenza sulle donne, emergenza non percepita

La pandemia, con il confinamento obbligato in casa, ha fatto aumentare i casi di violenza contro le donne, che nella maggioranza dei casi è violenza domestica

01/07/2020

L'urgenza di sostenere la famiglia e la scuola

Per quanto terribili siano le esperienze traumatiche, è possibile che esse ci diano nuove risorse e capacità di adattamento. Lo confermano molte ricerche sulla resilienza, che è resistenza e perseveranza


12/06/2020

Attenzione ai filtri d'amore

Nella nostra cultura sempre più dominata dal pensiero scientifico, matematico e sperimentale, le pratiche magiche sono generalmente considerate prive di fondamento, se non addirittura fraudolente


  • Valtrompia
  • Bovegno
  • Bovezzo
  • Brione
  • Caino
  • Collio
  • Concesio
  • Gardone VT
  • Irma
  • Lodrino
  • Lumezzane
  • Marcheno
  • Marmentino
  • Nave
  • Pezzaze
  • Polaveno
  • Sarezzo
  • Tavernole
  • Villa Carcina
  • -

  • Dossier