Skin ADV
Giovedì 21 Novembre 2024
Utente: Password: [REGISTRATI] [RICORDAMI]


 

LANDSCAPE


MAGAZINE






02 Dicembre 2021, 17.04

Filosoficheria di Pseudosofos

La trasparenza delle parole

di Pseudosofos
Cosa potrebbe accadere durante una lezione di religione del 2121 in una classe di scuola primaria? Ecco quello che potrebbe realisticamente succedere qualora alcune attuali idee trovassero piena realizzazione

Classe (C): Buongiorno insegnante!
Insegnante (I): Buongiorno a voi che apprendete.
C: Di che cosa ci parlerete oggi, gentile insegnante?
I: Oggi vorremmo parlarvi di come alcuni dei nostri avi festeggiavano la festività tipica del 25 dicembre.
C: Che bello! E come la festeggiavano?

I: Anzitutto, bisogna ricordare che alcuni di questi nostri avi dicevano di credere in una persona che per loro era molto speciale.
Discente (D): Come si chiamava questa persona?
I: Mi dispiace, non posso pronunciare il suo nome perché fa parte dei nomi brutti e cattivi che generano odio e discordia fra le persone. Facciamo così: chiamiamolo Innominabile, per comodità.
D: Quindi, insegnante, il 25 dicembre i nostri antenati festeggiavano l’Innominabile?
I: Esattamente. Ottima conclusione!

D: E chi erano i suoi genitori?
I: Beh, il suo primo genitore faceva il fabbro o il falegname. Da quanto sappiamo, si sentiva presumibilmente un uomo maschio, visto che dovette curare la sua mascolinità aggressiva. Pensate discenti: aveva immaginato di lapidare il suo congiunto e solo un sogno lo ha fermato.

D: E l’altro genitore chi era?
I: L’altro genitore fu un caso strano della storia umana. Gli antichi hanno raccontato delle vere assurdità a suo riguardo. Essi credevano che l’Innominabile fosse stato generato nel suo grembo in modo strano.
D: In che modo Insegnante?

I: Credevano che fosse stato artificialmente inseminato nel suo utero da un essere non umano che i nostri avi chiamavano con una parola che, fortunatamente, oggi non pronunciamo più.
D: E’ una parola anch’essa brutta e cattiva?
I: Certamente: era così odiosa che tutti quanti ci siamo convinti quasi spontaneamente di non farne più uso. Tutti, infatti, abbiamo imparato da tempo la proprietà distributiva delle parole scorrette: tutto ciò che è collegato alle parole indicibili risulta a sua volta indicibile.

D: lo so qual è quella parola lì insegnante: Dio!
I: No, discente! Che cosa hai osato dire? Meriti immediatamente una nota sul registro. Scusatemi discenti ma dobbiamo immediatamente scrivere la nota.
D: Insegnante, potete per favore leggermi che cosa state scrivendo sulla nota? I miei genitori, come sa, ci tengono molto al fatto che io e loro siamo sempre ben al corrente di ciò che riguarda la mia vita scolastica. Si tratta di trasparenza.
I: Certamente. Ecco cosa ho scritto: “Il discente Falkerin ha pronunciato in aula la più arcaica e violenta parola coniata dall’umanità, generando un clima di sospetto, di ansia e di terrore in tutti i suoi compagni”. Può andare bene Falkerin?
D: Se lo dite voi, gentile insegnante, perché no?

I: Ora torniamo alla nostra lezione. L’Innominabile nacque in una grotta, dove c’erano anche due animali: un bovino e un ciuchino. Fu poi deposto in una mangiatoia e molte persone lo andarono a trovare. Che squallore!
D: Insegnante, mi domandavo questa cosa: che cos’ha di così odioso, brutto e squallido questo infante di cui sta parlando e a cui era dedicata la festa del 25 dicembre? In fondo, si tratta solo di un cucciolo di essere umano. Inoltre, doveva essere considerato importante dagli antenati se pensarono addirittura di dedicargli in passato la “Festa delle feste”.

I: Di per sé non sapremmo dirlo con esattezza. Ciò di cui siamo sicuri è che in suo nome sono state schiavizzate, violentate ed ammazzate molte persone del passato. Da quando, al contrario, abbiamo cominciato a non usare più il suo vero nome, siamo diventati tutti più tolleranti, solidali e fraterni. In realtà ci sono ancora alcuni concittadini europei che osano pronunciare il suo nome. Ma sono dei fuorilegge rozzi e poco rispettabili da cui stare ben alla larga.

D: Certo che questi nostri avi erano proprio arretrati rispetto a noi, non credete insegnante? Si può dedicare la “Festa delle feste” a un bambino così sospetto?
I: Penso tu abbia ragione. In effetti, noi oggi siamo nel 2121 e siamo tutti uguali. Non usiamo più le parole che creavano fra noi discordia e divisione, rendendoci gli uni differenti dagli altri.

D: Insegnante, posso raccontarvi una cosa?
I: Ma certo, sentiamo.
D: I miei genitori, ieri sera, prima di addormentarmi, mi hanno raccontato questa favola. Era stata scritta da un nostro antenato. Si chiamava Isaac Asimov. In quella favola egli parlava di una scuola in cui c’erano dei robot che rispondevano a tutte le curiosità degli studenti. Questi robot erano eccellenti nel rispondere: davano le informazioni esatte, dicendo la verità. Le fake news erano sparite e tutto era trasparente. Il problema, però, è che questo nostro avo scrittore aveva usato parole che oggi noi non possiamo più adoperare. Perciò, mentre ascoltavo quel racconto mi è venuta un po’ di ansia addosso.

I: Non preoccuparti. Continua pure.
D: Niente, solo che tra me e me ho pensato: come facciamo a raccontare la verità di un fatto se non possiamo usare tutte le parole disponibili a nostra disposizione? Perché vede, insegnante, io preferirei avere di fronte uno dei robot di cui parlava Asimov, che mi dicesse il vero nome dell’Innominabile, piuttosto che tornare oggi a casa frustrata dal non poterlo sapere.

I: Capisco, discente. In base all’ansia e alla frustrazione di cui mi hai gentilmente parlato, ritengo che la cosa più opportuna sia portarti da un neuropsichiatra infantile per fare un accertamento sul funzionamento dei tuoi processi cognitivo-comportamentali.

D: Capisco! Informerà lei i miei genitori?
I: Ovviamente. La trasparenza delle parole è tutto!
 

Visualizza per la stampa

TAG





Aggiungi commento:

Titolo o firma:

Commento: (*) ()





Vedi anche
17/05/2021 10:26
Il sesso delle anime Avete mai preso in considerazione la possibilità che siano le anime ad esser sessuate e non i corpi? Se la risposta è negativa, questa filosoficheria è fatta apposta per voi

23/05/2015 10:49
S’i’ fosse foco La buona scuola? Un suggerimento su cosa è e come potrebbe essere arriva dall'Antica Grecia


21/12/2011 16:00
Musica afro e rock per Natale Vi capita mai di non sapere cosa fare le sere prima di Natale? Ecco alcune idee. Nei prossimi giorni altre interessanti proposte in città e in provincia.

17/09/2013 07:48
Andandomene nudo Leggere ha delle controindicazioni: potrebbe succederci la stessa cosa accaduta all'hidalgo Alfonso Quijano, lettore accanito di romanzi cavallereschi...

11/05/2013 09:05
Tra l'essere e il niente "Il mondo è della matematica, il mondo non è della religione (idee), il mondo è la religione (idee), il mondo non è la matematica"



Notizie da Cultura
20/04/2022

È la lumezzanese Pierangela Donati la vincitrice della sezione dialettale

L'iniziativa è promossa dai giornali della Rete Bresciana: BsNews.it, CalcioBresciano.it, GardaPost.it, ValleSabbiaNews.it, con il sostegno di Cassa Rurale. Il 10 giugno, a Salò, si terranno le premiazioni degli altri autori segnalati e del vincitore assoluto

11/11/2021

Herman, la sua libertà e la mia

Da qualche giorno in casa nostra ha cominciato ad abitare un nuovo componente della famiglia: Herman. Si tratta di un simpatico criceto, di color bianco a macchie marrone chiaro

17/05/2021

Il sesso delle anime

Avete mai preso in considerazione la possibilità che siano le anime ad esser sessuate e non i corpi? Se la risposta è negativa, questa filosoficheria è fatta apposta per voi

07/05/2021

La nobile arte del copiare

Quella che segue è una delle storie di corridoio sorte fra le mura di una scuola

25/04/2021

Senza retorica o nostalgie

Pubblichiamo una riflessione sulla giornata del 25 aprile da parte del prof. Giuseppe Biati, Presidente del Centro Studi La Brigata Giacomo Perlasca delle Fiamme Verdi e la Resistenza Bresciana

23/04/2021

Il vecchio noce

Si avvicina il 25 aprile. Pubblichiamo volentieri questo bel racconto di Giuseppe Biati, uomo di scuola, storico e fine conoscitore dei sentimenti che animano i valsabbini

25/11/2020

Violenza sulle donne, emergenza non percepita

La pandemia, con il confinamento obbligato in casa, ha fatto aumentare i casi di violenza contro le donne, che nella maggioranza dei casi è violenza domestica

01/07/2020

L'urgenza di sostenere la famiglia e la scuola

Per quanto terribili siano le esperienze traumatiche, è possibile che esse ci diano nuove risorse e capacità di adattamento. Lo confermano molte ricerche sulla resilienza, che è resistenza e perseveranza


12/06/2020

Attenzione ai filtri d'amore

Nella nostra cultura sempre più dominata dal pensiero scientifico, matematico e sperimentale, le pratiche magiche sono generalmente considerate prive di fondamento, se non addirittura fraudolente


12/05/2020

Una rilettura sapienziale dell'esperienza vissuta

È quanto chiede il Vescovo di Brescia, mons. Tremolada alle comunità della diocesi nel camino di ritorno alla normalità della vita delle parrocchie dopo la dura esperienza della pandemia

  • Valtrompia
  • Bovegno
  • Bovezzo
  • Brione
  • Caino
  • Collio
  • Concesio
  • Gardone VT
  • Irma
  • Lodrino
  • Lumezzane
  • Marcheno
  • Marmentino
  • Nave
  • Pezzaze
  • Polaveno
  • Sarezzo
  • Tavernole
  • Villa Carcina
  • -

  • Dossier