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03 Dicembre 2012, 09.45

Psicologia. Meditare a ogni boccone/2

Dieci passi per fare pace col cibo e smettere di eccedere

di Gianpiero Rossi
In questo secondo articolo sul modo di mangiare lo psicologo lumezzanese Gianpiero Rossi enuncia un decalogo per riuscire a mangiare con calma e meditazione in una situazione di assoluta e lenta consapevolezza dei propri gesti
 
Questo articolo segue il precedente sul “Meditare a ogni boccone”. Abbiamo visto nel precedente articolo che con uno stato di calma e meditazione acquisiamo consapevolezza e centratura nel presente.
 
Più volte al giorno quando mangiamo, abbiamo l'opportunità di entrare in quest’atteggiamento mentale antistress e di attenzione. Ecco dunque che è possibile seguire i dieci passi della meditazione col cibo.
 
Può non essere fattibile nella nostra vita frenetica praticare tutti i nostri pasti in meditazione, ma possiamo puntare a una volta al giorno o quando ne abbiamo bisogno.
 
Sia mangiando in mezzo al caos della famiglia, o a pranzo con colleghi è ancora possibile essere allo stesso tempo consapevole del respiro, masticare, assaporare e ... digerire.
 
Nel frattempo, noi diventiamo più rilassati, focalizzati, e più ascoltatori. Possiamo riportarci a una sensazione di pace, approfittando dei nostri pasti. Dunque, ecco i dieci passi di meditazione del mangiare:
 
1. Crea uno spazio dignitoso, piacevole in tavola ad esempio posizionando fiori sul tavolo, la luce di una candela o semplicemente disporre il cibo ad arte sul piatto, come se per te fosse importante.
 
2. Crea un’intenzione, gratitudine per questo pasto. Ad esempio di assaporarlo con calma per non eccedere o anche solo per calmarti, o per apprezzare la qualità fino in fondo, o di non continuare a parlare di lavoro o problemi.
 
3. Respira con la pancia. Inizia con almeno tre respiri lenti e profondi. Approfittane per annusare il cibo che hai di fronte.
 
4. Sintonizzati col tuo corpo. Sentilo. Dove c’è tensione? Rilassati e lascia andare. Rallenta.
 
5. Entra in sintonia con i pensieri e le emozioni che si affacciano. Se è un momento di pausa da essi, mettili deliberatamente da parte per ora, per gestirli in un altro momento.
 
6. Sintonizzati con i tuoi sensi. Quando prendi almeno il primo boccone, contempla i colori, forme, consistenze, aromi e temperatura del tuo cibo.
 
7. Quando prendi il tuo boccone assapora e mastica bene. Masticare è gustare. Permettitelo fino in fondo. La masticazione favorisce la digestione, alcalinizza il cibo e lo adatta alla chimica del corpo. Ti aiuta ad avvertire meglio i bengali di sazietà. Rallentare, ti aiuta a sentirti soddisfatto/a con meno cibo. Per mettere a fuoco la tua mente, ripeti l’intenzione o conta le masticazioni. Ogni boccone è un'esperienza a sé. Stai ancora respirando?
 
8. Ricevi ogni boccone e sorso consapevolmente. Spesso riceviamo senza assorbire: dal cibo alle relazioni.
 
9. Fai pausa spesso durante il pasto per respirare ed entrare in sintonia con la pancia. Quando la pancia si sente soddisfatta, nota se c'è una parte di te che vuole qualcosa d’altro. Se hai bisogno di piacere sensuale, ricevi ogni sfumatura di sensualità col tuo cibo. Quando non siamo compassionevoli con le nostre esigenze, ci si divide da una parte essenziale di noi stessi, che porta prima o poi a un comportamento compulsivo. Attraverso la connessione con tutto te stesso/a, guarisci te stesso/a, compreso dal rapporto spesso alterato che abbiamo col cibo.
 
10. Digerisci. Siediti distante dal piatto, respira e riconosci la digestione. Invia consapevolmente ossigeno al ventre. Ti aiuta a rilassarti dopo un pasto, digerire, assimilare meglio e ricevere nutrimento a tutti i livelli. Per il corpo come per la mente.
 
Gianpiero Rossi
c/o Studio di Medicina Clinica, via Pasubio 6, Lumezzane tel. 030.826409

 

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