Domenica 16 settembre andrà in scena nell'abitato triumplino l'iniziativa "I cortili raccontano. Lodrino e le sue strade" con lo spettacolo "Tra polvere e sali d'argento" allestito da Treatro terrediconfine tra le vie del paese
Saranno coinvolte tutte le contrade di Lodrino, con i loro storici cortili gentilmente messi a disposizione dai cittadiniper creare un palcoscenico realistico alle storie ideate dal regista Fabrizo Foccoli per gli interpreti della compagnia Treatro terrediconfine, che portano in scena“I cortili raccontano. Lodrino e le sue strade”.
Uno spettacolo nato sulla scorta del successo riscontrato nelle diverse repliche di "Tra polvere e sali d'argento", e pronto a cominciare dalle 14.30 alle 18 di domenica 16 settembre, o, in caso di maltempo, la successiva domenica 23, le strade del centro storico di Lodrino faranno un viaggio indietro nel tempo, per raccontare storie che non sarebbe stato strano udire, nei cortili delle case contadine, agli inizi del ‘900.
Con un impegno congiunto da parte di amministrazione, Comunità montana, Ecomuseo e Treatro Terrediconfine, l’iniziativa verrà portata avanti nello spirito del ricordo e della celebrazione della tradizioni, con il coinvolgimento di tutti gli spettatori lungo un percorsoche probabilmente molti lodrinesi percorrevano tutti i giorni, assistendo a simili scene di quotidianità.
Lo spettacolo che anima il borgo ha uno sviluppo itinerante. Ad orari precisi, nei sei cortili prescelti viene proposta una breve rappresentazione di 10/15 minuti, ripetuta più volte in modo da creare una narrazione collettiva. Il pubblico può così seguire il ripetersi dei racconti spostandosi da un luogo all’altro.
Alcuni angoli storici del paese sono gli scenari in cui gli attori di volta in volta raccontano di personaggi dell’inizio del Novecento, di come vivevano e delle loro relazioni sociali, intrecciando elementi storici e suggestioni poetiche. Chi era quella gente? Cosa stava facendo? Quali aneddoti raccontava?
Tra cortile e stalla di Casa dei Bòge, un giovane famei parla della dura vita all’alpeggio in “Voci di malga”; il giardino di Casa Begnòc’-Morandi diventa l’ambientazione per “La villeggiante”, narrazione di una signora borghese che andava in villeggiatura in un borgo di montagna e per “La culla nella stalla” dove si ascoltano i racconti di due puerpere alle prese con l’ennesimo figlio; il cortile della Canonica ospita, con “Te rogamus”, un giovane curato che racconta ai fedeli vicende della vita parrocchiale; nella Cascina Begnòc’, con “Sposa e madre” si parla della condizione della donna all’inizio del Novecento; “Le stagioni dei prati” è il racconto della vita contadina, tra boschi, campi e filari di viti, costruito nel brolo/cortile delle Casa Trappa; nell’Era dei Morandi, “Lanterna magica” offre un’autentica poesia d’immagini su giochi e divertimenti nell’aia con l’accompagnamento di un’orchestrina inizio ‘900 formata da ben cinque elementi.
A donare ancor più atmosfera, poi, accanto agli attori ci saranno anche musicisti e cantori con musiche tradizionali, accompagnati dalla Banda Santa Cecilia di Lodrino, che chiuderà il pomeriggio in piazza Europa, ma solo dopo che il pubblico avrà anche degustato i prodotti tipici alle bancarelle nelle vie del centro.
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