Stagione 97-98. Il Vicenza, fresco detentore della Coppa Italia, conquistata nel maggio scorso a spese del Napoli, si appresta ad affrontare i sedicesimi di Coppa delle Coppe
Per i più giovani questa Coppa potrebbe avere un nome strano, ma altro non era che la competizione continentale riservata a tutte le vincenti delle Coppe nazionali.
Nell’autunno del 1997 quindi tocca agli uomini di Guidolin rappresentare l’Italia. L’undici vicentino gioca un calcio moderno e già in campionato stupisce piazzandosi da due stagioni nelle zone alte della classifica.
Si parte, e nel primo doppio incontro è il Legia Varsavia uscire sconfitto (2 a 0 a Vicenza e pareggio per 1 a 1 in Polonia) tra andata e ritorno.
Gli ottavi che si aprono in Ucraina, vedono Luiso e compagni regolare lo Shaktar Donetsk per 3 a 1 a domicilio, prima di ripetersi in casa col risultato di 2 reti ad una.
Il vero capolavoro però ha luogo nei quarti,dove al cospetto della macchina da gol Roda Kerkrade, gli rifilano ben nove reti, imponendosi in Olanda per 4 a 1, e suggellando in casa l’accesso alle semifinali con un rotondissimo 5 a 0!
Mattatore indiscusso del torneo è Pasquale Luiso, che alla fine ne risulterà capocannoniere con ben 8 reti, ma è tutta la squadra a dimostrarsi solida e dinamica, con la presenza al suo interno di giovani importanti quali Baronio, Di Napoli, Firmani e Ambrosini, una difesa organizzata e moderna, uomini già in possesso delle chiavi del futuro come Zauli e Ambrosetti, e le chiocce Di Carlo, Viviani, Dicara e Schenardia completare il gruppo.
L’andata delle semifinali li vedrà superare per 1 a 0 il più blasonato Chelsea, supportati da un “Menti” strapieno, dopo un grande match.
Risultato che purtroppo risulterà vano, quando nel ritorno di Londra, nonostante il vantaggio iniziale del solito Luiso, i blues di Gianluca Vialli rimonteranno fino al 3 a 1 che manderà a casa, ma non senza aver lottato, Guidolin e i suoi.
In finale poi sarà Zola a consegnare al Chelsea la Coppa, battendo di misura lo Stoccarda, ma ancora oggi nel ricordo di tutti gli amanti di questo sport, resta indelebile la cavalcata di quell’undici capace di far sognare una nazione, anche se si trattava “soltanto” di Coppa delle Coppe.
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Gli ottavi di finale di questo campionato d'Europa itinerante offrono grande calcio e tante emozioni. Molti i gol, diversi i colpi di scena che non avranno di certo annoiato gli spettatori
La proposta arriva dall'Azienda Speciale Albatros, la "municipalizzata" di Lumezzane. L'assunzione a tempo indeterminato, il relativo bando scade il 15 giugno
Con quello odierno si chiude un cerchio lungo cento episodi, un piccolo traguardo che porta questa rubrica in tripla cifra e che, per festeggiarla, sceglie una figurina diversa, anticonvenzionale, folle e oltre qualunque altro aggettivo si possa usare; ma in grado di impersonare il termine "leggenda" come poche
Esistono molti modi di fare poesia, tra questi quello su carta, ma quella espressa da Ezio Vendrame non si limitata alle pagine dei libri, riversandosi nei campi da calcio sotto forma di ala destra
Questa Super League, per come l'hanno presentata i diretti interessati, solo un grande bluff, e come tale andrebbe gestito: niente concessioni, accordi, solo un richiamo alle regole e tanti cari saluti in caso contrario (cosa che non avverr).
Se parliamo di "leggende", non possiamo di certo ignorare quella del Trinche, alias Toms Felipe Carlovich, il cui mito si fonde a tratti col vero, conservando quel fascino insito solo in certe storie