In Italia c'è sempre qualcosa da votare, se non sono le Amministrative ci sono le Europee, o le Politiche, mai a scadenza naturale. Oppure i Referendum, che se dispiacciono non vengono presi in considerazione
Il rito del voto contagia il popolo tifoso e quello scontento, che trova alla fine il populista di turno da votare.
L’immobilismo del sistema può così continuare, perché la sua carica di antipolitica l’ha rimesso in movimento.
Ha apportato dall’esterno quell’energia necessaria ai sistemi chiusi per non esaurirsi.
L’antipolitica è la medicina per togliere la febbre non per guarire il male.
Dalla malattia si viene immediatamente contagiati e il virus diventa talmente resistente che nemmeno gli antibiotici riescono a fare effetto.
Gli ultimi arrivati fanno in breve tempo rimpiangere quelli che se ne sono andati.
È successo col Qualunquismo di Giannini, col Berlusconismo, col Bossismo, col Di Pietrismo, succederà col Grillismo se non trovano un antidoto ai gozzovigli romani.
Sfruttare l’antipolitica per occupare il palazzo ha sempre dato cattivi frutti.
Si può fare opposizione anche senza sedersi accanto al potere. Se lo scopo dei 5Stelle è quello di diminuire gli sprechi se ne stiano a casa e devolvano lo stipendio alla Caritas.
La Consulta dopo 8 anni di votazioni col ‘Porcellum’ ha stabilito che nella fattoria i ‘maiali’ dovevano adeguarsi come gli altri animali alla democrazia.
“ …poco dopo , dalla porta della casa colonica uscì una lunga schiera di maiali tutti camminavano sulle gambe posteriori…tutti fecero con successo il giro del cortile. Infine, fra un tremendo latrar di cani e l’alto cantar del gallo nero, uscì lo stesso Napoleon, maestosamente ritto, gettando alteri sguardi all’ingiro, coi cani che gli saltavano attorno. Stringeva tra le zampe una frusta…”
(George Orwell: La fattoria degli animali).
Si è votato tre volte con una legge che ha privato i cittadini del diritto di eleggere i propri rappresentanti, eppure queste questioni sono sembrate bazzecole ai governanti di turno.
E se prima di essere eletti i Grillini gridavano allo scandalo, appena occupati i posti hanno subito cambiato idea sul mantenimento in vigore di ciò che aveva permesso a due sole persone di nominarne oltre un centinaio.
Le critiche al movimento 5Stelle, non vogliono assolutamente salvare gli altri, che come dice Grillo, andrebbero spazzati via Tutti. Se non per quello che hanno commesso, almeno per ciò che hanno permesso.
Le critiche stanno nel fatto che nessuno è mai riuscito a cambiare i sistemi dall’interno, e questo Grillo lo sa bene.
Lo scordarselo puzza di opportunismo e di progetto ben diverso da quello predicato per 20 anni.
Il verdetto sull’incostituzionalità del ‘Porcellum’ delegittima Parlamento, Governo e Presidente della Repubblica e li pone in una condizione di abusivismo istituzionale.
Quelli che gridano al cambiamento hanno la strada spianata per dimostrare che non sono come i ‘maiali’ della fattoria di Orwell.
La pratica democratica è difficile da perseguire, sono più facili le dichiarazioni d’intenti che sfociano immancabilmente in ‘carismi lideristici’.
Dal come se ne esce dipende il futuro del nostro paese.
Se la legge spianerà la strada ‘all’uomo della provvidenza’ tutto rimarrà inalterato; e non si potrà che rimpiangere la vecchia DC e i Comunisti veri, che le ‘leggi truffa’ non le hanno mai approvate.
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