Niente più gare in corsia per
Paolo Bossini. Il
28enne di Villa Carcina ha dato l'addio ufficiale all'agonismo pochi giorni fa, salutando il Circolo Aniene di Roma, città dove vive da anni con la moglie Laura e la figlia Angelica.
Certo, mancherà la sfida contro il tempo al forte nuotatore triumpino, ma dopo le ultime gare della stagione già programmate nel corso di quest'estate Paolo Bossini passerà a bordo vasca.
Ad attenderlo un grosso progetto in quel di Pesaro, dove sta nascendo una grande squadra (Sport Village il nome) della quale sarà reponsabile e direttore tecnico.
È lui stesso a spiegare la decisione presa sulla su pagina facebook: "Ho vissuto nuotando. E nuotando ho vissuto la gioia della vittoria, la consapevolezza della forza, l’amarezza della sconfitta, il desiderio di rivincita. Si chiude la mia carriera in acqua, non senza un pizzico di tristezza, ma inizia una nuova sfida. La sfida del nuoto a bordo vasca con la voglia di mettere a frutto ciò che ho imparato alla scuola quotidiana che ho frequentato negli ultimi 20 anni. La mia esperienza in piscina.
Conosco la gioia di “nuotare tanto per nuotare”, perché è bello, semplicemente. Conosco la fatica per migliorarsi, perché ogni giorno cogli di te qualcosa di nuovo. Conosco l’esaltazione della vittoria, perché sei solo con te stesso nel momento in cui la consegui, ma è frutto del lavoro di tanti che festeggiano con te. Conosco, e fin troppo bene, i momenti di difficoltà, nei quali nuotare è stringerti intorno a te stesso, per dimostrarti che puoi farcela.
Con questo bagaglio mi presento a Pesaro. Ma non solo. Il mio amore per il nuoto, mi ha portato, con la maturità sportiva e anche grazie alle difficoltà che ho incontrato negli ultimi anni, a essere un perfezionista, a curare gli aspetti tecnici, ad analizzare le tecniche di allenamento e le caratteristiche delle nuotate mie e di chi mi scivolava a fianco.
Talentuoso di natura (per mia grande fortuna), fino a qualche anno fa amavo l’esaltazione della gara, molto meno la fatica dell’allenamento. Crescendo si ama anche la fatica che ti porta verso il tuo obiettivo. Sono qui per fare fatica, per affrontare questa sfida, spero piena di trionfi, con la forza di chi ha voglia di dare una svolta alla propria vita e dare il proprio contributo a una realtà in divenire, che potenzialmente può essere veramente innovativa.
L’intento è creare una squadra che faccia da punto di riferimento agli atleti, dalla scuola nuoto alla maturità sportiva, con la possibilità di restare anche da professionisti del nuoto. La mentalità forte di certe squadre calcistiche come il Barcellona sta nel pensare l’atleta nel suo divenire. L’atleta si fida, ti ama, resta e fa crescere la società. La società cura il suo atleta, lo abitua a gioire delle vittorie (anche di quelle piccole e apparentemente insignificanti) e lo sostiene nei momenti di difficoltà, lo aiuta a crescere invogliandolo a restare. È un rapporto di scambio nel quale ogni parte in causa sa di essere importante per l’altra.
E tutto questo passo dopo passo, perché non bisogna forzare le tappe. Il nuoto è faticoso, deve entrarti nell’anima, devi poterlo amare prima di tutto. Per i più piccoli il nuoto deve essere divertimento, deve essere la cosa che ti dà soddisfazione e che ti fa crescere sia a livello mentale che fisico.
Ho già in mente, fiducioso che il Comune di Pesaro possa accogliere e sostenere le proposte, dei progetti con la scuola, rivolti sia ai bambini che ai genitori. Mi piacerebbe poter realizzare progetti speciali per famiglie in difficoltà, che abbiano bambini appassionati, che vogliano provare a confrontarsi con l’attività natatoria, senza averne la possibilità economica. Inoltre vorrei far partire un altro progetto rivolto in particolar modo ai genitori che coniughi educazione alimentare e sport. È importante per questa nuova realtà diventare punto di riferimento per Pesaro e per i suoi abitanti, promuovendo lo sport nel suo insieme.
Non avrei mai smesso di nuotare, nonostante i problemi fisici, testardo, sono andato avanti per anni. La vita però ti toglie e ti dà. Lo sport Village mi sta dando l’opportunità, in una città e in una piscina che mi son sempre piaciute, di mettere a frutto la mia esperienza e continuare la mia vita nel nuoto. Spero che insieme riusciremo a dar vita a un progetto innovativo".
Una nuova sfida sportiva per un atleta cresciuto seguendo i consigli di un altro fortissimo nuotatore bresciano, l'olimpionico Giorgio Lamberti. Per Paolo Bossini il punto di forza era lo stile a rana, nel quale metteva in fila gli avversari già nelle competizioni internazionali Under 18.
Poi, nel 2004 la medaglia d'oro agli Europei di Madrid, un'altra aurea nei 200 agli Europei in vasca corta di Vienna e quel brillante 4° posto alle Olimpiadi di Atene, col podio sfumato soltanto per la sorpresa dell'allora 15enne ungherese Daniel Gyurta.
Nel 2005 l'argento ai Gioci de Mediterraneo, il bronzo agli Europei in vasca corta di Trieste, quindi nel 2006 argento agli Europei di Budapest e bronzo a quelli in vasca corta a Helsinki.
Nel 2007 un 4° posto al Mondiale di Melbourne e un altro argento agli Europei in vasca corta di Debrecen sino alla finale olimpica di Pechino 2008, chiusa all'8° posto.
Nel 2010 lo stop per un tumore linfatico (il linfoma di Hodgkin), la lotta contro la malattia, la guarigione nel 2011 e il tentativo (non andato a buon fine) di qualificarsi per Londra 2012.
Ora, la decisione di passare a bordo vasca per allenare giovani talenti da far crescere, sperando che tutti possano vivere amando lo sport e che un giorno qualcuno di loro possa emozionare tutta l'Italia per una medaglia. Comunque, un'altra grandissima vittoria per Paolo Bossini.
Nelle foto, dall'alto in basso: un'immagine recente di Paolo Bossini; il 28enne al Settecolli di Roma dello scorso giugno; due scatti di Paolo Bossini durante e al termine di una gara.