Il «Pitóto» di Piergiorgio Cinelli

"Pitóto è il mio ottavo disco - racconta Piergiorgio Cinelli -. Quando ho pubblicato 'Fradèi che nas" nel 2006, con l’intento di raccogliere dieci canzoni che avevo fin lì scritto, non avrei mai immaginato che avrei poi pubblicato un disco ogni anno. E non l’avrei fatto se non ci fosse chi ascolta le mie canzoni, le apprezza e compera i miei dischi, consentendomi così di investire energie e risorse nel disco successivo. 

 

Ed era dal 2010 - continua Cinelli -, da quando ho pubblicato 'Viola, du viulì, violoncello e Cinilì', che non realizzavo un disco solista di 'inediti'. Le virgolette sono d’obbligo, visto che la mia grande passione rimane quella di stravolgere i testi di canzoni più o meno famose. Mi sono permesso di riproporre due canzoni già pubblicate: la prima, Setember, già registrata con il Qui Quo Quartet, in questa versione più vicina all’originale degli EW&F. La seconda, Nìgoi, che chiude il disco, perché è un brano al quale sono molto affezionato, già apparso in un volume del Gói de cöntàla.

 

Ci sono però anche alcuni brani di cui ho orgogliosamente scritto sia la musica che le parole, ovvero Ruzzle, Via de corsa, Nìgoi e naturalmente Pitóto, che dà il titolo a tutto il cd. A questo punto mi auguro di poter realizzare anche il nono e il decimo disco, giusto per fare cifra tonda".