Per la 3^ prova del nazionale, la 4^ ed ultima sarà a settembre in Valtellina, i marciatori della regolarità , si sono dati
appuntamento ai 615 metri di Carenno, piccolo comune con vocazione turistica della Valle San Martino, in provincia di Lecco
Ad organizzare la Gef, Gruppo Escursionisti Foppenico Dinamo, di Calolziocorte, non nuova a questa delocalizazione della propria manifestazione.
Per questa 7^ edizione del trofeo Andrea e Luisella Losa a.m. si sono presentati 170 atleti pronti a giocarsi le ultime chances e rimanere ancorati al sogno tricolore; il bel percorso predisposto dagli organizzatori prevedeva 3 ascese tutte abbordabili: Col di Sogno, monte Tesoro e corna Camussera; da quest'ultimo scollinamento però partiva una ripidissima discesa trasformatasi in una pericolosa striscia di fango che di fatto spegneva le ambizioni sportive di tanti concorrenti.
Tra i senior spicca il podio tutto bresciano; la vittoria arride a Claudio Maccarinelli forte atleta della Spac Paitone, alle sue spalle si piazza Franco Gatta del Gam Sarezzo, in un ottimo stato di forma, 3° posto per il giovane Giacomo Bussi del Gam Vallio Terme.
Tra i master femminili successo a sorpresa di Dinà Lozeiro del Vallio, ha preceduto Maria Poletti dell'Osa Valmadrera (LC) mentre il gradino basso del podio è occupato da Marina Rovetta, anch'essa del Vallio.
Nei master maschili netta vittoria di Stefano Angelino Giorzet del Gs Genzianella di Coggiola (BI), 2° posto all'orobico Giovanni Facotti del Gs Marinelli di Comenduno, terza piazza al tricolore in carica Giuseppe Piloni, Valmadrera.
Master femminili che vedono imporsi Cristina Diaconu, Marinelli, davanti all'emergente Marzia Zappulla del Gam Ana Bione ed alla pluritittolata Sonia Catella del Genzianella.
Fra gli amatori maschili vittoria per l'esperto Gianmario Pegurri della Marinelli, 2^ posizione come 8 gg fa per Vito Pace del Bione, mentre sul gradino basso del podio si colloca il valtrumplino Ezio Poli del Sarezzo.
Amatori femminili che vedono l'ennesimo successo di Grazia Mangili del Gsa Botticino Mattina, alle sue spalle ci sono Caterina Tabarelli, Vallio, e Marinella Gatta, Sarezzo.
Junior che plaudono al successo di Mattia Sulas del Gsa San Giovanni, secondo posto per Michele Moniga dell'Ana Mazzano, 3° posto per Andrea Panelli sempre del San Giovanni.
Cadetti\ragazzi che vedono il trionfo di Mattia Dell'Oro della Valmadrera, secondo posto a Paolo Bontempi del Sarezzo 3° posto infine a Federico Maccarinelli del Paitone.
Fra le società altra vittoria per il Gam Vallio terme, 2^ piazza al Gs Marinelli di Comenduno (BG) mentre 3^ è l'Osa Valmadrera (LC)
Tutte le informazioni sul mondo della marcia di regolarità sul sito web www.marciaregolarita.it.
Dopo la kermesse dello scorso anno con partenza di tappa a Gavardo, il Giro d'Italia femminile torna sulle strade valsabbine, questa volta però con una delle tappe regine, il 7 luglio: la Prevalle - Maniva
Gli ottavi di finale di questo campionato d'Europa itinerante offrono grande calcio e tante emozioni. Molti i gol, diversi i colpi di scena che non avranno di certo annoiato gli spettatori
La proposta arriva dall'Azienda Speciale Albatros, la "municipalizzata" di Lumezzane. L'assunzione è a tempo indeterminato, il relativo bando scade il 15 giugno
Con quello odierno si chiude un cerchio lungo cento episodi, un piccolo traguardo che porta questa rubrica in tripla cifra e che, per festeggiarla, sceglie una figurina diversa, anticonvenzionale, folle e oltre qualunque altro aggettivo si possa usare; ma in grado di impersonare il termine "leggenda" come poche
Esistono molti modi di fare poesia, tra questi quello su carta, ma quella espressa da Ezio Vendrame non si è limitata alle pagine dei libri, riversandosi nei campi da calcio sotto forma di ala destra
Questa Super League, per come l'hanno presentata i diretti interessati, è solo un grande bluff, e come tale andrebbe gestito: niente concessioni, accordi, solo un richiamo alle regole e tanti cari saluti in caso contrario (cosa che non avverrà).
Se parliamo di "leggende", non possiamo di certo ignorare quella del Trinche, alias Tomàs Felipe Carlovich, il cui mito si fonde a tratti col vero, conservando quel fascino insito solo in certe storie