Commercianti, artigiani, imprenditori, tutti quelli che hanno attività produttive, vedono la fine del mese arrivare con una rapidità sconosciuta a chi ha garantito il proprio reddito
Siamo senza governo, ma l’ansia del fine mese colpisce solo chi deve fare i conti con le scadenze.
Ci sia o non ci sia il governo, per chi lavora, la questione è totalmente ininfluente.
I tempi della politica sono talmente lunghi che qualsiasi decisione venga presa ha effetti che possono produrre risultati quando non servono più.
Dal 2008 la chiusura dei rubinetti delle banche ha messo in ginocchio l’intero sistema economico nazionale, ma i governi che si sono succeduti hanno pensato di mettere in ordine i conti delle banche, regalando loro il denaro, che hanno usato per pagare gli interessi del debito pubblico, in una forma di “Uroboro” (ovvero del serpente che si morde la coda), che non ha fatto altro che acuire la crisi invece di risolverla.
La velocità dei governi si vede solo nel mettere le tasse, per il resto si vive nella sola certezza del rinvio e dei tempi lunghi. Perciò stiamo tranquilli, per chi lavora e non gode dei privilegi di casta, la mancanza di governo è solo tempo guadagnato.
Assieme alle bollette alle fatture e alle ricevute da pagare, a fine mese non mancano mai le sorprese. Un conguaglio, una multa, un insoluto hanno creato ‘l’effetto domino’ dell’affanno e della disperazione.
Il fatto che la ricchezza prodotta continui a diminuire, che siamo agli ultimi posti per produttività, non è tra le preoccupazioni di nessun governo.
I due punti che vengono menzionati sono: il patto di stabilità e la legge elettorale. Due cose che con la crisi non hanno nulla a che vedere.
È vero: il patto di stabilità è indispensabile per pagarsi gli stipendi e distribuire le prebende che garantiscono il potere. La legge elettorale è invece un ricatto tra partiti, una minaccia con la pistola caricata a salve per dire che se si ritorna a votare i posti non saranno garantiti.
Il Porcellum piace e fa comodo a tutti, anche ai nuovi arrivati, e l’annuncio che verrà cambiato serve solo a crearsi una nuova verginità.
Le meritocrazie italiane non sono quelle della Senatrice a Vita Elena Cattaneo, ricercatrice di livello internazionale che guadagna 3.300 euro al mese, ma quelle di incompetenti politici e banchieri per i quali gli italiani da 1000 euro al mese si debbono sacrificare.
L’amministratore delegato di Banca Intesa, Cucchiani, cacciato perché nei due anni di sua gestione l’istituto ha perso 2 miliardi di capitalizzazione se ne va con 7 milioni di buonuscita.
Si dirà che le banche sono private e possono pagare i propri dipendenti come credono, ma i 4 miliardi di buco del MPS vengono poi accollati alla collettività.
Fare la Cassandra non è mai simpatico, ma Cassandra aveva ragione. Se l’Italia non vuole fare default è meglio che questa volta se la salvino chi ne gode i frutti. Chi alla fine del mese fatica a pagare, è meglio che per una volta lasci la difesa della patria a qualcun altro. Se i tradizionali partiti che si richiamano ai diritti dei deboli e degli sfruttati non sono più in grado di ridurre le abissali disuguaglianze di questa società, si abbandonino senza rimpianti. Il default per la maggior parte degli italiani c’è già stato.
Il ‘scurdammoce o passato’ della canzone napoletana è meglio che rimanga alla musica.
Quando si andrà a votare sarà meglio ricordarselo bene ‘o passato’.
Negli anni tra le due guerre un astronomo dilettante Bresciano, Giovanni Paneroni nato a Rudiano, percorreva la città e la provincia, con il suo carretto da gelataio, al grido: “la terra non gira o bestie!”
Tre casi esemplari quelli che in nome della difesa dell’ambiente e del territorio hanno visto trionfare l’immobilismo e condannare la ricerca di fonti energetiche alternative e rinnovabili..
Vanta titoli che non possiede, spaccia Master per Dottorati, è laureata in filosofia e non in fisica; è il duro attacco del giornale americano “New Yorker” alla passionaria indiana della lotta agli OGM. Dipinta come una ciarlatana non scientifica
Su serie questioni di risparmi e di produzione di energie alternative, che non dovrebbero vedere fronti contrapposti, si innescano polemiche strumentali sull’uso disinvolto di due parole: biologico ed ecologico
Entrambi i termini dovrebbero avere connotazioni negative, tanto da essere il più delle volte assimilati, ma Claudio Magris sul “Corriere della Sera” salva gli egoisti e condanna gli egocentrici
Fare bene le cose senza pretendere l’ottimo e la perfezione è la morale di questo aforisma di Voltaire. Perché e’ impossibile vivere nel migliore dei mondi, si può solo “coltivare il nostro giardino”
«… Il 22 Giugno 1974, al settantottesimo minuto di una partita di calcio, sono diventato comunista…il risultato non contava, la questione di principio era battere quegli altri per dimostrare una volta per tutte chi fosse il più forte…»
Spianare le montagne è stata nei secoli l’aspirazione dell’uomo. Poeti e bambini sono di parere diverso: “sempre caro mi fu quest’ermo colle…” è l’incipit del poeta; favole e ricordi più belli dei bambini, hanno sempre a protagonisti boschi e montagne
Si è votato in tutta la valle e la maggior parte delle amministrazioni uscenti è stata riconfermata. Il cappello sulla vittoria di Nabaffa a Idro, l’hanno voluto mettere quelli che si autodefiniscono: “I salvatori del lago”. Chissà se questo porterà fortuna al Sindaco?