Senza i «gas-serra» la temperatura media sulla terra non sarebbe di 15 gradi, ma a meno 19. Praticamente un freezer.
Sono da sfatare alcune convinzioni sull’effetto serra.
Senza questo fenomeno la vita sulla terra non esisterebbe.
Anidride Carbonica, Metano, Ossido di Azoto, Vapore Acqueo, Cloro-Fluoro-Carburi… sono i maggiori responsabili dell’assorbimento dei raggi solari e dell’aumento della temperatura sul globo.
Il 99% dei gas che compongono l’atmosfera (ossigeno e azoto) sono trasparenti ai raggi solari e lasciano sfuggire il calore riflesso. Solo l’1% è opaco e trattiene il calore come una serra innalzando in questo modo la temperatura.
L’attenzione che riserviamo alle serre, dove tutto viene regolato e controllato, deve essere, a maggior ragione, rivolto alla terra.
Un abnorme concentrazione di gas prodotti dall’uomo, come anidride carbonica e ossido d’azoto, portano ad un innalzamento della temperatura terrestre con conseguenze che possono rivelarsi tragiche.
Già alcuni segnali di cambiamenti climatici, hanno allarmato i paesi di maggiore sensibilità ecologica tra i quali l’Italia, che con l’adesione al protocollo di Kyoto (dove si stabiliva quali massime emissioni quelle raggiunte nel 1990) ha cercato di mettersi su una strada virtuosa che l’ha portata a ridurre le sue eccedenze dell’11% fino al 2004 all’odierno 6% che sono ancora elevate e ci costano 1,5 miliardi di penali, ma sono l’inizio di un processo che se ben sviluppato potrà raggiungere a breve i risultati sperati.
Pur considerando tra i risparmi, anche elementi negativi quali la crisi economica e l’elevato costo dell’energia, un intelligente uso degli incentivi può diventare motore di innovazione tecnologica e favorire uno sviluppo di “green economy” che dovrebbe vedere la struttura industriale italiana fornire risposte alla domanda di un mercato in forte crescita.
Le risorse liberate dalla bocciatura del nucleare possono spingere verso soluzioni che nelle rinnovabili trovano la strada per mantenere i consumi di energia a livelli adeguati senza compromettere equilibri stabilizzati nel tempo.
La creazione di infrastrutture la semplificazione di procedure possono consentire sperimentazioni e ritorni ad economie più adatte alle nostre peculiarità e permettere il pieno sfruttamento di fonti alternative.
L’acqua, il legno, i pascoli più dell’agricoltura, l’abilità tecnica e l’ingegno creativo sono da sempre le risorse dei nostri paesi e le nostre ricchezze, se con le bellezze del territorio torneranno ad essere competitive nessuno rimpiangerà la grande industria e la globalizzazione.
Una continuità e coerenza nell’uso degli incentivi una legislazione che promuova gli investimenti senza distorsione del mercato è quanto ci si aspetta da un governo a termine che non ha lobby da accontentare.
Un aumento della concorrenza per abbassare i costi, il rilancio dell’occupazione e la crescita economica sono obiettivi che si possono raggiungere senza mettere a rischio il pianeta.
Negli anni tra le due guerre un astronomo dilettante Bresciano, Giovanni Paneroni nato a Rudiano, percorreva la città e la provincia, con il suo carretto da gelataio, al grido: “la terra non gira o bestie!”
Tre casi esemplari quelli che in nome della difesa dell’ambiente e del territorio hanno visto trionfare l’immobilismo e condannare la ricerca di fonti energetiche alternative e rinnovabili..
Vanta titoli che non possiede, spaccia Master per Dottorati, è laureata in filosofia e non in fisica; è il duro attacco del giornale americano “New Yorker” alla passionaria indiana della lotta agli OGM. Dipinta come una ciarlatana non scientifica
Su serie questioni di risparmi e di produzione di energie alternative, che non dovrebbero vedere fronti contrapposti, si innescano polemiche strumentali sull’uso disinvolto di due parole: biologico ed ecologico
Entrambi i termini dovrebbero avere connotazioni negative, tanto da essere il più delle volte assimilati, ma Claudio Magris sul “Corriere della Sera” salva gli egoisti e condanna gli egocentrici
Fare bene le cose senza pretendere l’ottimo e la perfezione è la morale di questo aforisma di Voltaire. Perché e’ impossibile vivere nel migliore dei mondi, si può solo “coltivare il nostro giardino”
«… Il 22 Giugno 1974, al settantottesimo minuto di una partita di calcio, sono diventato comunista…il risultato non contava, la questione di principio era battere quegli altri per dimostrare una volta per tutte chi fosse il più forte…»
Spianare le montagne è stata nei secoli l’aspirazione dell’uomo. Poeti e bambini sono di parere diverso: “sempre caro mi fu quest’ermo colle…” è l’incipit del poeta; favole e ricordi più belli dei bambini, hanno sempre a protagonisti boschi e montagne
Si è votato in tutta la valle e la maggior parte delle amministrazioni uscenti è stata riconfermata. Il cappello sulla vittoria di Nabaffa a Idro, l’hanno voluto mettere quelli che si autodefiniscono: “I salvatori del lago”. Chissà se questo porterà fortuna al Sindaco?