Verranno celebrati alla presenza del vescovo mons. Monari i 100 anni della parrocchiale di Marmentino. Nell'occasione sarà benedetta anche una lapide e intestata a Diego Gallia, giovane muratore morto lo scorso agosto mentre era all'opera per i lavori di restauro della chiesa
Una lapide posta dietro il bellissimo altare maggiore ricorda che la chiesa dei Santi Cosma e Damiano è stata consacrata da mons. Gaggia, allora vescovo ausiliare di Brescia, il 26 settembre del 1911.
“Quest’anno, in quella data – dice il parroco don Luca Ferrari – avremo la gioia di avere tra noi il vescovo mons. Luciano Monari per celebrare questo centenario (domenica 25 settembre). In chiesa poi c’è un altro segno che attesta questa consacrazione: su ogni lesena in mezzo alle colonne vi è disegnata una croce che sostituisce quella di metallo posta prima della decorazione pittorica. Queste croci indicano il luogo in cui il vescovo ha unto le pareti della chiesa con il Crisma, rendendo sacro questo edificio”.
Tuttavia la parrocchiale ha più di cento anni. Prima dell’attuale, vi era un altro edificio che risaliva al XIII secolo ed era stato consacrato il giovedì 8 maggio 1550 da mons. Vincenzo Nigosanzio, vescovo di Arbe (isola dell’arcipelago della Dalmazia), lo stesso vescovo che a Vicenza aveva ordinato sacerdote lo spagnolo Ignazio di Loyola, il santo fondatore della Compagnia di Gesù (i gesuiti). Allora era rettore della chiesa Donato Savallo. Sappiamo che quell’edificio era più piccolo e più basso dell’attuale, a tre navate. Di questa chiesa ci resta solo il portichetto che dà sul sagrato e brani di affreschi all’attuale altare di S. Giuseppe. Agli inizi del ‘900 il parroco, don Antonio Cosi, iniziò l’ampliamento e in parte il rifacimento di quell’edificio per trasformarlo nell’attuale.
“Quest’anno − aggiunge don Luca − avremo modo di riflettere sul senso di appartenenza alla chiesa e alla comunità parrocchiale. Domenica 25 la parrocchia pensava di inaugurare anche la ricostruzione del muretto che determina il sagrato e il suo riordino. Purtroppo, il recente lutto del nostro Diego Gallia e il fermo del cantiere non hanno permesso l’ultimazione dei lavori. Verrà benedetta dal vescovo la lapide con la quale la comunità parrocchiale di Marmentino intende ricordare Diego, intestandogli la piazzetta parrocchiale”.
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