13 Aprile 2011, 13.20 Marcheno Agricoltura di montagna
Nuova vita alla malga Costarica
di redaz
Il comune di Marcheno avvia i laori di recupero della vecchia malga per migliorare l'agricoltura ddi montagna
357.000 euro per la Malga Costarica. A tanto ammontano i costi del progetto di ristrutturazione i cui lavori sono già stati appaltati Grazie ad un contributo regionale di 280.000 euro l’amministrazione comunale mette dunque mano alla malga di proprietà comunale situata nell’omonima località a 1400 metri raggiungibile da Caregno attraverso la strada interponderale che porta agli Stalletti.
“ Oggetto dell’intervento – ha detto il vicesindaco Diego Bertussi - è l’edificio principale con la stalla vicina e l’edifico di pertinenza attualmente utilizzato come deposito. Di non secondaria importanza, poi, la sistemazione del sistema di approvvigionamento idrico costituito dal tre cisterne con le fontane per l’abbeverata”.
Obiettivo della ristrutturazione quello di fornite la malga di un piccolo caseificio, di recuperare gli alloggi per l’alpeggiatore ma anche quello di ricavare qualche locale da destinare ad uso didattico per le scolaresche e ai gruppi del territorio. I lavori interesseranno i circa 320 metri quadrati di superficie della struttura. Anche la sistemazione dell’impianto idrico è di fondamentale importanza; non lontano dalla malga infatti vi è una piccola sorgente che da sola, però, non è in grado di assicurare la fornitura per i bisogno di uomini e animali.
L’amministrazione comunale quindi nel progetto ha inserito anche il sistema di raccolta delle acque meteoriche revisionando l’attuale metodo di approvvigionamento. “ Si tratta – ha detto Bertussi riferendosi al progetto – di un intervento importante che rientra nelle attività di attenzione salvaguardia delle realtà di montagna. Attraverso i lavori riusciamo a rendere la struttura dignitosa per chi la abiterà nel periodo estivo ma anche a dotarla di uno spazio che consentirà la trasformazione del latte che sarà un momento di valorizzazione dell’alpeggiatore oltre che un’occasione vera e propria di diversificazione lavorativa.”
Quanto ai lavori, al piano terra verranno ricavati infatti il locale di lavorazione del latte, la legnaia, le zone per l’affioramento della panna e per la stagionatura del formaggio. Al piano superiore è previsto l’alloggio. La stalla manterrà la sua attuale destinazione d’uso mentre l’edificio di pertinenza viene ampliato per renderlo fruibile anche al di fuori dei periodi di alpeggio e sarà destinato ad alloggio di accoglienza. Sono infatti previsti un bagno, una cucina, il disimpegno, due camere.” L’idea di ricavare spazi da destinare alle scuole o alle associazioni che vorranno fruire della possibilità di alloggiare in malga rappresenta per noi occasione di valorizzazione del nostro patrimonio montano che è uno degli obiettivi ai quali da anni stiamo lavorando”.
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