Nuova vita alla malga Costarica
di redaz

Il comune di Marcheno avvia i laori di recupero della vecchia malga per migliorare l'agricoltura ddi montagna

357.000 euro per la Malga Costarica.  A tanto ammontano i costi del progetto di  ristrutturazione  i cui lavori sono già stati appaltati Grazie ad un contributo regionale di 280.000 euro l’amministrazione comunale  mette dunque  mano  alla malga di proprietà comunale  situata nell’omonima località a 1400 metri  raggiungibile da Caregno attraverso la strada interponderale che porta agli Stalletti. 

 

“ Oggetto dell’intervento – ha detto il vicesindaco Diego Bertussi -  è l’edificio principale  con la stalla vicina e l’edifico di pertinenza  attualmente utilizzato come  deposito. Di non secondaria importanza, poi,  la sistemazione  del sistema di approvvigionamento idrico costituito dal tre cisterne con le fontane per l’abbeverata”.

 

Obiettivo della ristrutturazione quello di fornite la malga di un piccolo caseificio, di recuperare gli alloggi per l’alpeggiatore ma anche quello di ricavare qualche locale da destinare ad uso didattico per le scolaresche e ai gruppi del territorio. I lavori interesseranno i circa 320 metri quadrati di superficie della struttura. Anche la sistemazione dell’impianto idrico è di fondamentale importanza; non lontano dalla malga infatti vi è una piccola sorgente che da sola, però, non è in grado di  assicurare la fornitura per i bisogno di uomini e animali.

L’amministrazione comunale quindi  nel progetto ha inserito anche il sistema di raccolta delle acque meteoriche revisionando l’attuale metodo di approvvigionamento. “ Si tratta – ha detto Bertussi riferendosi al progetto  – di un intervento importante che rientra nelle attività di attenzione salvaguardia delle realtà di montagna. Attraverso i lavori riusciamo  a rendere la struttura dignitosa per chi la abiterà nel periodo estivo ma anche a dotarla di uno spazio che consentirà la trasformazione del latte che  sarà un momento di valorizzazione dell’alpeggiatore oltre che un’occasione vera e propria di diversificazione lavorativa.”

 

Quanto ai lavori, al piano terra verranno ricavati infatti il locale  di lavorazione del latte, la legnaia, le zone per l’affioramento  della panna e per la stagionatura del formaggio. Al piano superiore è previsto l’alloggio. La stalla manterrà la sua attuale destinazione d’uso mentre l’edificio di pertinenza viene ampliato per renderlo fruibile anche  al di fuori dei periodi di alpeggio e sarà destinato ad alloggio di accoglienza. Sono infatti previsti un bagno, una cucina, il disimpegno, due camere.” L’idea  di ricavare spazi da destinare alle scuole o alle associazioni che vorranno  fruire della possibilità di alloggiare in malga rappresenta per noi occasione di valorizzazione del nostro patrimonio  montano  che è uno degli obiettivi ai quali da anni stiamo lavorando”.