Nella nebbia il Lume torna a vincere

La nebbia agl'irti colli piovigginando sale e solto la Corna di Sonclino urla (di gioia) il Patarò Lumezzane.
In una giornata di carducciana atmosfera i valgobbini ritrovano l'identità e la consapevolezza precedentemente smarrita. Quanto basta, e avanza, per spiccare nella nebbia e conquistare con bonus il derby delle neo promosse.

Una vittoria che eleva il Lumezzane in classifica, rendendolo nuovo occupante della quarta posizione, l'ultima conquistabile visto che i primi tre posti sono blindati, e risolleva i livelli d'ottimismo.
Un'impennata nel morale necessaria e foriera di nuove speranze in vista della seconda parte della stagione, nella quale il quindici di Gosling lotterà per mantenersi un posticino in serie A, come i rivali meneghini affrontati ieri.

Contro l'Asr Milano, Cuello e compagni, liberi da pressioni ed assilli, sono tornati a suonare una melodia corale e a fare la voce grossa, soprattutto in mischia chiusa ed in touche.
In rimessa laterale il pack meneghino è stato azzerato da quello rossoblu che è invece tornato a raccogliere punti da questa fase di gioco. La miglior arma dei padroni di casa, la rolling maul, ha portato Zoli e Bellandi oltre la linea bianca di meta, all'8' e al 30' del primo tempo. Ma, a brillare è stato finalmente anche il reparto dei trequarti che ha sapientemente costruito e targato 2 delle 5 segnature rifilate al quindici di Cozzaglio.

Sempre nella prima frazione di gioco, al 12', l'ovale è scivolato velocemente all'ala Appiani - ieri bravo anche nelle manovre al piede - che senza conoscere opposizione ha schiacciato la marcatura (poi trasformata) del 12-3. Al 32' della ripresa è invece toccato a Locatelli, tornato a vestire la maglia numero 10, notare la vistosa superiorità numerica nei pressi della bandierina e far pervenire rapidamente il pallone all'ala Apostoli, autore della quinta segnatura.

Molto prima, al 17', il centro Zaffino - nuovamente incaricato di gonfiare il bottino della piazzola, 3/6 i calci da lui trasformati - ha sfruttato un errore di geslione dell'ovale degli ospiti, raccogliendo un pallone vagante ed infilandosi in mezzo ai pali per cogliere il punto di bonus. Milano, orfano per scelta della terza centro neozelandese Stead e per necessità dell'apertura argentina Lazcano, ha messo in mostra la propria capacità di allargare il gioco e creare la superiorità numerica solo nella seconda metà della ripresa, segnando per due volte in contropiede (con il centro Albano al 27' e l'ala Rinaldo allo scadere).

La meta siglata nella prima frazione di gioco dall'ala Ragusi si deve, invece, ad un placcaggio mancato del Lumezzane. Dal match di ieri i valgobbini escono con poche perplessità e nessun rimprovero, se non quello della necessità di limitare il numero di ammonizioni (ben tre i cartellini gialli presi ieri dai rossoblu), e con la consapevolezza di avere tutte le carte in regola per affrontare la decisiva seconda fase del campionato.

PATARÒ LUMEZZANE 32 - 20 ASR MILANO (5-0)

PATARÒ LUMEZZANE:
Piscitelli; Appiani (17' st Masgoutiere),Scaramella (24' st Apostoli), Zaffino, R. Costantini, Locatelli (35'st D. Costantini),Cittadini; Cuello, Bellandi (17' st Ghizzardi), Scotuzzi; Nicol, Montini; Magli (8'st Fazzari), Zoli (24' st Cairo), Aluigi (33'st Piciaccia). A disposizione: Rizzotto. Allenatore:Michael Gosling

ASR MILANO: Bestetti; Rinaldo (1 'st Tolotti), Albano, Capponi (24' st Fusi) , Ragusi, Pegoraro, Morisi; Cipolla, Arbitrio (6' st M. Ferrari), Tranquillini; Serini, Quercioli (19' st Barana); Ippolito (30' Lombardi), Guariglia (14' st s. Ferrari, 23' st Guariglia), N. Ferrari. A Disposizione: Dalla Mariga, Stead.
Allenatore: Massimo Cozzaglio.

Arbitro: Palladino

Marcatori: Pt: 5' c.p. Bestetti; 8' m Zoli; 12' m Appiani tr. Zaffino; 30' m Bellandi tr. Zaffino, 39' m Ragusi; St: 17' m Zaffino, 27' m Albano, 30' c.p. Zaffino, 32' m Apostoli; 39' m Rinaldo tr. Tolotti.

Note: spettatori: 300; Fine pt: 19 - 8; Cartellini gialli: 39'pt Nicol, 11' st Cuello, 23'st Aluigi e S. Ferrari, 30' st Guariglia; Man of the match: Montini.
 
Laura Almici dal Giornale di Brescia