Immagini deformate, rielaborate e riaccostate mediante il collage, ma anche forme semplici, alcune dipinte con l’uso del carboncino e dell’acquarello, alcune “sporcate” mediante l’aggiunta di colori acrilici, alcune seminascoste da un sovrastante strato di nastro adesivo che fornisce suggestive trasparenze e profondità.
E poi ancora: forme quasi stilizzate che paiono spesso provenire direttamente dal mondo onirico o dall’universo infantile, l’uso delle parole evidenti e di grandi dimensioni, oppure nascoste, appena emergenti da un sovrastante strato pittorico.
Questo e molto altro si trova nelle opere di Giuliano Cardella, artista lumezzanese che sta esponendo una serie di lavori alla Saatchi Gallery, una delle più prestigiose gallerie d’arte di Londra.
Disegni, dipinti, collage, installazioni e sculture, un ampia produzione per questo giovane artista che vive ed opera a Lumezzane dove è nato il 26 Gennaio 1970.
Diplomato in Arti Applicate presso l’Istituto d’Arte di Castelmassa (Ro), ha al suo attivo diverse mostre personali e collettive, nonché riconoscimenti ufficiali in ambito nazionale.
Numerose opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero (Olanda, Stati Uniti, Spagna, Germania, Giappone, Gran Bretagna).
Alcune sono in esposizione permanente a Milano presso la Galleria d’Arte Contemporanea Memoli e l’Atelier di Giorgio Brato.
A Roma presso Takeaway Gallery. Nel 2007 due opere sono state selezionate ed esposte presso la Royal Academy of Art di Londra nell’ambito della Summer Exhibition 2007, mentre nel 2010 è stata scelta una scultura.
Ho incontrato Giuliano e l’intervista, riportata qui di seguito, è il risultato di una lunga e piacevolissima chiacchierata.
Giuliano, ci puoi raccontare come è iniziato il tuo viaggio nel mondo dell’arte?
Si può dire che il mio viaggio nel mondo dell’arte sia iniziato con il mio affacciarmi alla vita: sin dall’infanzia ho infatti iniziato la sperimentazione e la creazione (al principio inconsapevole) di “opere”, utilizzando soprattutto gli oggetti che incontravo nella vita di tutti i giorni (in particolare oggetti semplici, di uso comune che attraverso la mia fantasia assumevano nuova vita e significato).
Crescendo ho coltivato in maniera sempre più consapevole questa mia passione, incoraggiato anche dagli input di alcuni buoni insegnanti, che evidentemente avevano intravisto le mie potenzialità o forse semplicemente apprezzato il mio entusiasmo di allora (ricordo in particolare una delle Maestre avute alle Scuole Elementari, la lumezzanese Elena Bonomi).
Quali sono stati i tuoi punti di riferimento?
Ho coltivato la mia passione per l’Arte in maniera abbastanza autonoma (a parte le tecniche apprese durante i miei studi, in particolare all’Istituto d’Arte dove mi sono diplomato in arte applicata).
Più che gli insegnamenti credo che la mia sensibilità sia stata plasmata soprattutto dalla mia esperienza di vita e da migliaia di “incontri” con oggetti o situazioni che via via mi hanno emozionato ed ispirato.
Quali sono gli artisti che maggiormente hanno influenzato il tuo lavoro?
Non ho un particolare Artista di riferimento: come dicevo prima la mia sensibilità è stata plasmata da una miriade di “incontri”, anche con Opere d’Arte che mi hanno via via colpito: penso a nomi italiani come Burri o internazionali come Rauschemberg, Basquiat e Cornell.
Cosa vuoi raccontare e trasmettere con i tuoi lavori?
I miei lavori non nascono con l’idea di descrivere o raccontare un’immagine o una storia: essi nascono spesso di getto a partire dalla mia emozione. L’intento è infatti quello di emozionare me stesso ancora prima di emozionare lo spettatore.
Le mie Opere non a caso sono senza titolo, in modo che chi osserva l’Opera possa essere libero di vivere le proprie sensazioni ed emozioni (in sintonia o meno con quelle vissute inizialmente da me al momento della creazione dell’Opera).
Come nascono le tue opere?
Le Opere non nascono a partire da un bozzetto o da uno studio particolare, bensì dall’emozione scaturita nell’istante della creazione che fluisce libera da schemi o esigenze rappresentative.
Spesso i miei lavori appaiono essi stessi dei bozzetti a cui non segue mai un esecutivo: per me la cosa più importante sono infatti la freschezza e l’istinto che caratterizzano l’istante stesso in cui un’Opera viene ideata nell’animo di un Artista.
Come sei riuscito a far esporre una tua opera in una delle gallerie d’arte più prestigiose di Londra?
In realtà alla Saatchi Gallery è stata esposta non una sola Opera, ma un’Installazione di 30 pezzi realizzati con tecnica mista su carta.
Il contatto è avvenuto attraverso la mia collaborazione con la Galleria romana “Studio Pivot” che è stata selezionata come Galleria emergente da Saatchi in occasione della prima edizione della manifestazione START.
La selezione è stata in realtà doppia, in quanto Studio Pivot è stata scelta tra una serie di gallerie di tutto il mondo, e le mie Opere sono state selezionate direttamente da Saatchi tra gli Artisti proposti da Studio Pivot.
Puoi descrivere l’opera esposta alla Saatchi Gallery?
Si tratta di una serie di lavori su carta che utilizzano fogli di registri e libri contabili del XIX secolo, rivisitati attraverso l’uso di colori acrilici, collage e altre tecniche.
In particolare nell’Installazione è presente un’Opera dedicata a Lumezzane nel quale ho cercato di esprimere attraverso l’assemblaggio di varie tipologie di carta il mio rapporto con l’ambiente in cui vivo e lavoro.
In quali altre gallerie londinesi stai esponendo o hai esposto?
In passato ho esposto due volte alla Royal Academy of Art di Londra (presso Piccadilly Circus): attualmente invece sto preparando un’Esposizione a Tokyo per il mese di Agosto.
Che impressine cerchi di suscitare in chi osserva i tuoi lavori?
Come dicevo, il mio scopo non è descrivere o raccontare storie, ma suscitare emozioni: mi piace guardare alle mie Opere come a qualcosa di incompiuto che trova la realizzazione finale proprio nello sguardo e nella sensibilità dello spettatore.
La mancanza di un titolo è appunto funzionale a lasciare la massima libertà di fruizione e interpretazione a chiunque incontri un mio lavoro.
Hai mai pensato di lasciare Lumezzane?
E’ una domanda difficile: sono legato a Lumezzane dove ho casa, famiglia e Studio, ma certo a volte ho avuto il pensiero e il desiderio di spostarmi in un ambiente dove potermi esprimere più facilmente.
Forse finora è mancato un pizzico di coraggio o forse solo l’occasione giusta!
Esposizioni Personali
1999
-Oltre - Studio "Miluce Taoagi", Brescia
2000
- La metamorfosi dell'oggetto - "Art Club", Desenzano del Garda (Bs)
-Mostra personale - Festa di Liberazione, Brescia
-Reciproci incontri - Associazione Culturale "ReArte", Brescia
2001
-Fuori dal rumore - Museo "Ken Damy", Brescia
- "Salone Celesti", Palazzo comunale di Lonato (Bs)
- "Globe Cafè", Brescia
2002
- "Spazio Apollo Arte", Milano
2003
- Associazione Culturale "La Freccia", Milano
2004
- "Trap Gallery", Brescia
2005
- "Fattodarte", Iseo (Bs)
- "Fusion Art Italia", Desenzano (Bs)
2006
- "Apollo Arte", Milano
-Fuori posto - Galleria "T.. TR.. Art Gallery", Lumezzane (BS)
- "Arc Arreda", Milano
- Torre Civica, Pisogne (Bs)
- Piscina Comunale, Milano
2007
- Galleria "Memoli Arte Contemporanea", Busto Arsizio (Va)
2008
- Il mio gioco consueto - Galleria "Famiglia Margini", Milano
- "Atelier di Giorgio Brato", Milano
2009
- Nel Frattempo - Piscina Comunale, Milano
- "Studio Fabi", Lecco
- "Nuovo Eden", Brescia
- Mostra personale in occasione dell'evento White Homme - "Superstudiopiù", Milano
- "Ragoo", Milano
2010
- L'enfant terrible - "Il Teatro", Principato di Monaco
2011
- "Takeaway Gallery – Opera Unica" , Roma
Esposizioni Collettive
1997
- Abbazia di Rodendo Saiano (BS)
2000
- Opere formato cartolina - Galleria "Lupier", Gardone V.T. (Bs)
2001
- Villa Mutti Bernardelli - Gardone V.T. (Bs)
- "Spazio Espositivo" Chiari (BS)
- Opere formato cartolina, Ventimiglia (Im)
2002
- Convergenze - "Laboratorio Vetraria", Brescia
- Opere formato 40x160 - "Galleria Lupier", Gardone V.T. (Bs)
- Centro Fiera EIB di Brescia
2004
- Festival della brescianità - "Casa Viola", Brescia
- "Galleria Lupier", Gardone V.T. (BS)
2005
- Associazione Culturale "Casa 132", Milano
- Boxes , Villa Carcina (BS)
2006
- Rintracciarti - "Palazzo della Ragione", Mantova
- Malpensa arte in collaborazione con la Galleria "Memoli Arte Contemporanea", Busto Arsizio (VA)
- Collettiva - Arengario di Piazza Duomo, Milano
- Opere formato 30x30 – "Centro Arte Lupier", Gardone V.T. (Bs)
- Festival della brescianità – Chiostro di San Cristo, Brescia
2007
- Il cuore di Brera - "Museo della Sacrestia", Chiesa di San Marco, Milano
- Art 107, Milano
- Diritto d'amore – "Galleria Famiglia Margini", Milano
- Summer Exhibition - "Royal Academy of Art", Londra (GB)
2008
- Manifattura Milano - "Serra Lorenzini", Milano
- Collettiva - "T.. TR.. Art Gallery", Lumezzane (Bs)
- Collettiva - "Galleria Famiglia Margini", Milano
2009
- Mostra Acquisizioni 2009 - "Museo di Arte Contemporanea", Maccagno (Va)
- Mostra I am - Spazio Espositivo "Pergolesi" di Milano in occasione del Salone del Mobile
- Il nuovo paesaggio - "Galleria Famiglia Margini", Milano
2012
- “A mano libera” per Studio Pivot, Ipogeo di Palazzo Donarelli Ricci, Roma
Premi
1999
- Vincitore Premio Moretto – Città di Brescia, categoria "Scultura"
2001
- Vincitore Premio Moretto – Città di Brescia, categoria "Scultura"
2002
- Terzo classificato Premio Moretto – Città di Brescia, categoria "Pittura"
- Finalista al Concorso di Pittura di Monticelli Brusati (Bs)
2003
- Vincitore del premio Stile promosso dall'omonima Pubblicazione, categoria "Giovane Artista"
- Selezionato come Artista Bresciano dalla rivista "La Dolce Vita" di Brescia
2007
- Due Opere selezionate per la Summer Exhibition - "Royal Academy of Art", Londra
2010
- Una scultura selezionata per la Summer Exhibition - "Royal Academy of Art", Londra
.Foto da
www.giulianocardella.com
