Il Gal porta in scena i misteri di Agatha Christie

 

Stasera al teatro Astra di Sant’Apollonio sarà come essere precipitati dentro l’accogliente villa di campagna dove si consuma il delitto immaginato dall’abile mente di Agatha Christie nel suo giallo “Il rifugio”.

 

Proprio il romanzo scritto nel 1946 e rappresentato per la prima volta nel 1951 è il testo scelto dall’apprezzata compagnia teatrale Gal (Gruppo artisti lumezzanesi) “Cesare Zanetti”, che da anni calca i palcoscenici di Brescia e provincia. Una compagnia fondata nel 1962 dal valgobbino Cesare Zanetti e da lui diretta sino alla sua scomparsa nel 2006; da allora l’attività è proseguita grazie all’impegno di un numeroso gruppo di appassionati al teatro, stretti attorno all’esperta figura di Eros Venturini, attore da trent’anni in scena con il Gal e da diverso tempo regista degli spettacoli portati in giro dalla stessa compagnia.

 

Formato da una ventina di persone tra attori, scenografi, costumisti, truccatori e tecnici, il Gal “Cesare Zanetti” ha messo in scena opere come “La nemica” di Dario Nicodemi, “Il diario di Anna Frank” di Goodrich e Hackett, “Piccola città” di Thornton Wilder, “Sei personaggi in cerca d’autore” e “Così è se vi pare” di Luigi Pirandello, “La crociata” di Krzysztof Choinski (prima assoluta in Italia con l’autrice polacca presente), “Processo a Gesù” di Diego Fabbri (record di rappresentazioni per compagnie dilettantistiche con 21 repliche nel 1971), “Obbedienza non è più una virtù” (proposta di Mina Mezzadri sulla vita di Don Milani), “Aspettando Godot” di Samuel Beckett (nel 1975 rappresentata anche al teatro Santa Chiara di Brescia), “Quanto basta per sognare” di Luigi Zanoni, “La dama dell’alba” di Alejandro Casona.

 

Ora arriva “Il rifugio” di Agatha Christie, un giallo in tre atti nella traduzione di Luciana Crepax. “Si tratta – spiega Eros Venturini – di un adattamento teatrale realizzato dalla stessa autrice inglese, per il quale l’ispettore Poirot è stato sostituito con un ispettore di Scotland Yard. La vicenda è ambientata negli anni ’50 e vede coinvolti alcuni membri di una ricca famiglia, riuniti per trascorrere insieme un fine settimana, in un evento tanto destabilizzante come può esserlo un delitto nella propria casa. Sono le passioni segrete le vere protagoniste della storia, quei sentimenti forti e indomabili che non possono essere tenuti nascosti sotto il giogo di un perbenismo vittoriano. È dunque una Christie più intimista, a tratti malinconica, quella che ci troviamo di fronte con 'Il rifugio', ma che non perde per questo il gusto dell’intrigo ben orchestrato, dell’attenzione alla psicologia dei personaggi e, naturalmente, del colpo di scena”.

 

Oltre alla rappresentazione di stasera alle ore 20.30 all’Astra di Sant’Apollonio si terranno altre due repliche: sabato 28 gennaio al teatro comunale di Erbusco e sabato 25 febbraio al teatro Odeon di Lumezzane San Sebasatiano.

 

In allegato la locandina dell’evento.