Il sacerdote originario di Lumezzane ha aperto il 7 aprile la riunione provinciale arancioblù indicando tre parole chiave: custodia, famiglia, unità. Tre concetti perché tutti abbiano il diritto di fare sport, anche le famiglie
Uscire dai propri confini e fare squadra. Giocare per credere. È stato don Marco Mori ad aprire l’assemblea dei soci del Csi Brescia con una riflessione sulla connessione tra sport e fede. “Gesù è sportivissimo, ma dobbiamo cercarlo con gli altri e negli altri. Lo sport è un mezzo per incontrarlo”.
Tre le parole d’ordine indicate al popolo ciessino dal consulente ecclesiastico del comitato: custodia, famiglia e unità. “Innanzitutto dobbiamo custodire i ragazzi e avere a cuore il loro futuro garantendo a tutti il diritto di fare sport. In secondo luogo – ha proseguito – dobbiamo avere il coraggio di coinvolgere le famiglie all’interno dei progetti delle società, ma dobbiamo essere chiari sulla filosofia che è alla base di ogni azione. Infine serve unità. Le parrocchie devono iniziare a entrare nell’ottica di collaborazioni finalizzate ad attivare proposte di qualità”.
Don Mori ha ricordato anche il recente riconoscimento della Cei dell’importanza sport, e soprattutto di quello di matrice ciessina. Fede e sport insieme per fare la differenza.
Quella disputata a Pasquetta è stata una gara storica del panorama podistico bresciano. Dopo la tappa di Cigole appuntamento domenica al Villaggio Sereno
Chiusa la regular season ciessina di calcio a 5. Inizia la corsa al titolo provinciale. "Tim Donne in Gioco" farà tappa a Brescia. Il Csi chiama a raccolta le sue squadre "rosa".
Nello sci, Bignotti campione italiano master del Csi. Esulta anche Faustini, primo nel trofeo Sleepers. Domenica per il ping pong quarta gara provinciale in arrivo
Il campionato di calcio a 11 Csi Brescia per la stagione 2015/2016 cambierà nome e porterà molte novità: ogni squadra si prepari ad affrontare la Profiler Cup