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12 Febbraio 2012, 09.04

Dolci

I segreti del «Bacio» Perugina

di Erregi
È il tipico dolce da regalare alla persona che si ama, e con San Valentino alle porte la vendita di cioccolatini s'impennerà. Ma sapete com’è nato? Sapete che all'inizio si chiamava “Cazzotto”?
 
A quanto si racconta, l’idea di riutilizzare i frammenti di nocciola avanzati dalla preparazione di altri cioccolatini, venne a Luisa Spagnoli, che propose di rimpastarli con altro cioccolato, ottenendo il classico “Bacio” dalla strana forma, come di pugno stilizzato con la nocciola intera, al centro, a fare da nocca.
 
Per questo, inizialmente, il dolcetto venne chiamato “Cazzotto”, ma, ad una più attenta analisi, soprattutto pensando alle vendite, ci si rese conto che in pochi avrebbero comprato un pugno, ma in molti, invece, avrebbero voluto ricevere un bacio!
 
La presentazione ufficiale del nuovo cioccolatino, avviene negli anni ’20 e, grazie all’inventiva di Federico Seneca, all’epoca direttore artistico della Perugina, che si ispirò a “Il bacio” di Francesco Hayez, si devono sia i bigliettini con citazioni sull’amore, all’interno della carta, che la confezione esterna che oggi mantiene i tipici colori blu ed argento e che, allora, raffigurava anche due innamorati.
 
Da allora, le centinaia di migliaia di frasi d’amore hanno, probabilmente, risolto più di una lite di coppia e la dolcezza della cioccolata con pezzetti di nocciola ricoperti è un piacere che, in molti, si concedono regolarmente, senza dover attendere il San Valentino.

 

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