È il tipico dolce da regalare alla persona che si ama, e con San Valentino alle porte la vendita di cioccolatini s'impennerà . Ma sapete com’è nato? Sapete che all'inizio si chiamava Cazzotto?
A quanto si racconta, l’idea di riutilizzare i frammenti di nocciola avanzati dalla preparazione di altri cioccolatini, venne a Luisa Spagnoli, che propose di rimpastarli con altro cioccolato, ottenendo il classico “Bacio” dalla strana forma, come di pugno stilizzato con la nocciola intera, al centro, a fare da nocca.
Per questo, inizialmente, il dolcetto venne chiamato “Cazzotto”, ma, ad una più attenta analisi, soprattutto pensando alle vendite, ci si rese conto che in pochi avrebbero comprato un pugno, ma in molti, invece, avrebbero voluto ricevere un bacio!
La presentazione ufficiale del nuovo cioccolatino, avviene negli anni ’20 e, grazie all’inventiva di Federico Seneca, all’epoca direttore artistico della Perugina, che si ispirò a “Il bacio” di Francesco Hayez, si devono sia i bigliettini con citazioni sull’amore, all’interno della carta, che la confezione esterna che oggi mantiene i tipici colori blu ed argento e che, allora, raffigurava anche due innamorati.
Da allora, le centinaia di migliaia di frasi d’amore hanno, probabilmente, risolto più di una lite di coppia e la dolcezza della cioccolata con pezzetti di nocciola ricoperti è un piacere che, in molti, si concedono regolarmente, senza dover attendere il San Valentino.
In Valle Trompia e la Valle Sabbia un'offerta gastronomica di cooperazione ed inclusione sociale: dal 5 ottobre al 12 dicembre un ricco calendario con 10 cene a ritmo slow
Ho acquistato questo Franciacorta nella cantina vicino casa. Mi ha incuriosito il produttore, che non conoscevo e, lo riconosco, un prezzo davvero invitante
A Venezia la “fritoa” era considerata quasi un dolce nazionale ai tempi della Serenissima. A produrre le fritole erano i “fritoleri”, al tempo stesso produttori e venditori di frittelle