La cronaca di questi giorni ci segnala tre eterogenei peccatori. Il loro peccato è molto simile anche se con leggere sfumature
Il primo peccatore, anzi peccatrice, è la suorina di Rieti che non si è accorta di essere incinta e che ha partorito un bel bimbo dopo essere andata in ospedale per un presunto mal di pancia.
Per noi il peccato sta più in questa pietosa bugia che nel miracolo di una nuova vita, ma l'imbarazzo della curia, non solo nazionale, deve essere al momento estremamente elevato.
D'altronde una storia così piccante non capitava da anni. Eravamo abituati a preti innamorati, umanissimi ci mancherebbe, ma un bimbo chiamato Francesco che fa capolino in questa vita in modo così inaspettato, avrà fatto preoccupare il suo omonimo Vescovo di Roma.
Cosa volete, le vie del signore sono davvero infinite.
Il secondo peccatore, ammettiamolo più blasonato della distratta suora del centro Italia, è il presidente della Repubblica francese Francois Hollande.
Il suo peccato è quello di aver tradito di nascosto la giornalista virago Valerie Trierveiler, e insieme a lei la Repubblica, correndo, con il suo scooter Piaggio come un romantico ragazzino del tempo delle mele, verso improbabili alcove per incontrare la sua nuova fiamma, un'attrice sua seguace da tempo.
Che dire dell'imbarazzo dei servizi segreti, del Ministero dell'interno, del parlamento: forse paragonabile solo a quello della curia romana in questi giorni. Non parliamo poi dello smacco di aver utilizzato uno scooter italiano al posto di uno francese: imperdonabile.
Malgrado tutto la stampa francese non è sembrata molto colpita dalla vicenda, ha cercato di proteggere il capo dello Stato abbozzando una timida e scontata difesa, appellandosi al presunto diritto alla privacy del Presidente.
Lui, Presidente da due anni, chiamato con sarcasmo "pinguino" dai suoi connazionali, sembra colpito.
Non se l'aspettava di essere scoperto, così ben celato sotto quel casco nero che enfatizza molto, troppo, la sua piccola statura. Ci domandiamo se durante la visita riconciliativa in ospedale alla giornalista tradita, ricoverata in stato di shock per la figura che il suo "pinguino" le ha fatto fare in mondovisione, il presidente avrà risposto come la suorina al ginecologo dell'ospedale di Rieti: "non mi ero accorto". E si sa che in certe occasioni bisogna in qualche modo sempre negare.
Il terzo peccatore, e l'ordine di presentazione denota il crescere della gravità del peccato, è Matteo Renzi.
Anche lui ha violato una norma, ha tradito la famiglia che lo ospita, ricevendo il "pregiudicato" nell'ufficio più mistico della segreteria del PD, quello con il quadro di Che Guevara e Fidel Castro.
E la violazione non è solo simbolica, ma riguarda il riconoscimento che esplicitamente Renzi ha fatto nei confronti di quel capo dell'opposizione che per anni il "vecchio" PD aveva tentato di eliminare fisicamente per via giudiziaria.
A Bersani non l'hanno detto temendo ricadute per la sua malattia. La Bindi medita seriamente un ritiro in convento, non si sa mai che certi miracoli si ripetano.
Berlusconi, da come si gongolava in televisione dopo l'incontro, deve avere apprezzato particolarmente l'apertura nei suoi confronti da parte di Renzi.
Sia perché gli viene dato un credito e una nuova reputazione, sia perché mette in difficoltà il governo e i transfughi del Nuovo Centro Destra. Chissà che questo non sia il fattore determinante per il cambiamento della legge elettorale e per le successive riforme.
Compiacere l'ego del Cavaliere, si sa, può portare effetti decisivi - ne sa qualcosa Dudu - anche se qualcuno sta già preparando la cerbottana nel buio per colpire alla prima distrazione.
Se l'iniziativa di Renzi, che mi ricorda il tennis d'anticipo di Agassi, dovesse fallire, tutto tornerebbe alle solite meccaniche maleodoranti del potere romano, cosa che non ci auguriamo certamente.
Sappiamo però che la rabbia dell'ala sconfitta alle ultime primarie PD sfiora i livelli raggiunti dalla giornalista tradita Valerie Trierveiler. Così come quest'ultima sta meditando la sua vendetta, ed è forse proprio il timore della sua reazione che ha spinto Hollande a nascondere la sua pruriginosa relazione, allo stesso modo gli umiliati perdenti del PD aspettano al varco il sindaco fiorentino, pronti alla caustica zampata al primo passo falso.
I peccatori che qui abbiamo tratteggiato avrebbero dunque tradito: chi la Chiesa, chi il partito chi la Repubblica.
Il loro è solo superficialmente un peccato. Se solo volessimo vedere con altri occhi la situazione, saremmo disposti ad ammettere che la suora ha generato una nuova vita: come non gioire della cosa?
Hollande ci ha fatto per un momento dimenticare le nostre vergogne nazionali e, come si dice: mal comune mezzo gaudio; Renzi ha spazzato via una serie di riserve mentali per far muovere finalmente il sistema politico verso prospettive più concrete: dovremmo ideologicamente lamentarcene?
Insomma noi preferiamo il bicchiere mezzo pieno per ottimismo, ma teniamo saldamente i piedi per terra.
Sappiamo quanto potenti possano essere i riflussi dei traditi e quante volte i miracoli si siano alla fine trasformati nuovamente in peccati.
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