Lo scorso 25 ottobre molti comuni delle province di La Spezie e Massa Carrara sono stati colpiti da un'alluvione. Ad oggi sono dieci le vittime accertate e quasi un miliardo di danni. Per dare un aiuto si può inviare un sms al 45500
Ci vogliono anni per costruire una vita. Bastano venti secondi per cancellarla. Così è stato per uomini e donne che il 25 ottobre vivevano semplicemente le loro vite in Lunigiana, quella lingua di terra stretta tra Emilia, Toscana e Liguria che molti definiscono “la piccola Irlanda”.
Colpiti da un’alluvione che ha fatto esondare torrenti e fiumi in alcuni comuni delle province di La Spezia e Massa Carrara. Case, automobili, ponti, barche, spazzate vie dalla furia dell’acqua come fossero giocattoli scagliati a terra da un bimbo. Dieci persone sono morte, trascinate e intrappolate in quest’inferno liquido; e con loro se ne sono andate irrimediabilmente le vite di famigliari risparmiati dal caso, per i quali tutto è cambiato quei venti secondi d’una sera di fine ottobre. Le vite andate non potranno ritornare, ma la gente rimasta si è già rimboccata le maniche per costruirsi un domani, conscia che la propria terra ha subito danni calcolabili in quasi un miliardo di euro.
Per complicata e illogica che sia, l’Italia intera si è subito mobilitata per aiutare sul campo e con un sostegno da lontano i propri concittadini toscani e liguri. Le piogge non si arrestano e la mobilitazione di tutto il Paese continuerà a essere fondamentale. Anche a distanza, collegati come siamo l’uno all’altro con le nuove tecnologie: basta inviare da un qualsiasi cellulare un messaggio senza testo al numero 45500, donando così 2 euro alle popolazioni alluvionate in difficoltà. Che cosa faremmo se fossimo noi quelle vite? La risposta sta tutta in un piccolo tasto da premere.
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