L'attesa della pesca è essa stessa pesca. Dalla preparazione attenta e meticolosa delle esche può nascere il successo o il fallimento di una battuta di pesca
Per questo motivo oggi, giornata fredda sotto zero, mi metto a costruire le mie mosche al morsetto (vedi articolo "Il pescatore e la sua mosca").
I due modellini mostrati in foto sono alcune delle principali imitazioni che adopero durante le mie uscite di pesca, la cui costruzione richiede pochi e semplici passaggi. Li riassumo brevemente: una volta fissato l'amo sul morsetto, lego il filo di montaggio con pochi giri del bobinatore (strumento imprescindibile).
Procedo fissando penne di fagiano come coda, proseguendo poi a formare il corpo con penne di pavone intervallate da qualche giro di filo rosso al fine di rendere più accesa l'imitazione. Infine una volta poste le piume di anatra bianche che fungono da ali (e per una migliore visibilità in acqua), innesto le preziosissime hackle di gallo (alias piume del collo o della spalla) fondamentali per la galleggiabilità. Sigillo con un nodo il tutto.
Nel secondo modellino utilizzo per il corpo del sottile filo di rame la cui lucentezza dona maggiore risalto alla imitazione.
Come descritto, impiego prevalentemente materiali naturali. Questi modellini sono ottimi per essere utilizzati "in caccia", ossia quando c'è assenza di bollate e quindi di schiuse di una particolare specie di insetto. Chiaramente non hanno la pretesa di essere perfetti, anzi, è proprio attraverso la continua applicazione al morsetto che si possono apportare migliorie dal punto di vista dell'equilibrio e della stabilità e volendo dell'eleganza.
Comunque, per la mia esperienza lungo i corsi d'acqua sono risultate altamente gradite ai salmonidi ed estremamente efficaci.
Pertanto, non vedo l'ora di impiegarle nelle prossime uscite di pesca e gli obiettivi di catture per il nuovo anno, ad ogni giro di bobinatore, diventano più raggiungibili...
Spesso e volentieri si dice e si legge che il vento risulta essere un valido attivatore dell'istinto predatorio dei lucci. Stavolta non è andata così, e vi racconto subito perché...
L'acqua corre veloce e gioiosa saltando in ripide cascate smaniosa di giungere a valle, da dove io sono partito due ore fa per giungere in questo meraviglioso teatro naturale per pescare.
Il sole prima di spegnersi dietro le alte e maestose montagne lancia i suoi ultimi raggi serali più tiepidi verso un fiorito e colorato cespuglio di rododendro e la lingua di torrente che scorre adiacente