L'uscita del pescatore saretino Elio Vinati nella bergamasca Val Brembana, in cerca di trote fario sapendo che la cosa più importante è saper "leggere l'acqua"
Percorro le sponde del fiume brembo in alta Val Brembana (provincia di Bergamo) alla ricerca dello spot migliore, osservando la conformazione e valutando la velocità della corrente. Infatti, una delle prerogative di ogni buon pescatore è saper "leggere l'acqua".
Dietro a un masso, dove la corrente rifiata, scorgo alcune interessanti "bollate", ossia il tipico cerchio sull'acqua causato dalla predazione in superficie della trota che sale a nutrirsi di insetti.
E' il momento più desiserato per un pescatore a mosca. Pertanto, monto freneticamente la canna e lancio poco a monte della bollata la mia imitazione di fiducia. Seguo con trepidazione la discesa della mosca lungo la corrente, ma ... nulla da fare.
Riprovo, cambiando traiettoria e angolazione del lancio: stesso deludente risultato. I continui rifiuti da parte dell'astuto pinnuto mi portano a cambiare tattica: scelgo un'esca artificiale, sempre di mia creazione, più piccola e di colore più scuro e ... splash!!! Subito la bella fario salta con varie acrobazie spettacolari, cercando inutilmente di liberarsi dal mio amo misura 16.
Preso dal combattimento, non mi accorgo che nel frattempo le nuvole che minacciavano pioggia, stavano mantenendo la loro promessa e s'alzava il vento forte, sempre più nemico dei miei lanci.
Così, soddisfatto ma non appagato, ho deciso che farò ritorno su questo ostico e intrigante fiume.
Spesso e volentieri si dice e si legge che il vento risulta essere un valido attivatore dell'istinto predatorio dei lucci. Stavolta non è andata così, e vi racconto subito perché...
L'acqua corre veloce e gioiosa saltando in ripide cascate smaniosa di giungere a valle, da dove io sono partito due ore fa per giungere in questo meraviglioso teatro naturale per pescare.
Il sole prima di spegnersi dietro le alte e maestose montagne lancia i suoi ultimi raggi serali più tiepidi verso un fiorito e colorato cespuglio di rododendro e la lingua di torrente che scorre adiacente