Associazioni di interesse, condivisione di vedute o semplice convivenza sofferta: famiglia è un progetto da inventare
Si parla tanto di famiglie, un modello che la mia generazione ancora incarna nel nucleo rappresentato da padre madre ed eventuale discendenza: l’accanimento con cui si cerca di limitare i personaggi protagonisti in modello rassicurante per l’istituzione mi fa rabbrividire rispetto all’evidenza del cambiamento in atto.
La famiglia della pubblicità “mulino bianco” vorrebbe stare nell’ideale consolazione ma i tempi hanno rivelato altro teatro del convivere.
I divorzi hanno generato quelle famiglie allargate che hanno schiantato gli spazi vitali e casalinghi in micro metri quadrati dove raccogliere una qualche dignità.
E’ molto difficile costruire un perimetro intorno a persone che sopravvivono al disastro delle separazioni, serve una gran dose di amore che niente ha a che fare con i contratti e l’elastico somiglia ad un plastico in legno con i chiodini piantati dove si tratta di cambiare assetto continuamente per sopportare ferite antiche.
I gusti sessuali hanno caratterizzato altri tipi di convivenze, ancora i contratti rendono doloroso cercare un riconoscimento.
Nelle sbavature del vivere difficile insieme a strani nuclei di sostegno che sono nati per sopperire a partenze, morti, malattie, perdite del lavoro: ricongiunzioni in età adulta tra fratelli, genitori e parenti prossimi a cercar appiglio nel quotidiano peregrinare da un’incombenza all’altra.
Anche in queste famiglie, faticose relazioni che tutti i giorni sono da discutere.
Famiglie in emergenza, continuamente allertate.
Ma un'altra realtà mi ha spalancato il baratro.
Aumenta esponenzialmente il numero di uomini stranieri costretti a rimandare a casa le loro spose per l’impossibilità di mantenerle in Italia che si aggregano in appartamenti per sopportare le spese e dimostrare ancora un domicilio.
Un concentrato di tostesterone in qualche metro quadrato di terreno allo sbaraglio di culture diverse pronte continuamente a scintillare di onori traditi.
Dovremmo pensare bene prima di aprire bocca, perché la nostra storia ha bisogno di dare radici a progetti di famiglie che non sono più scontate nello schema conosciuto, più di garanzie istituzionali c’è bisogno di prendersi carico di relazioni diverse con un rispetto nuovo.
Cosa produce il passaggio di stagione quando luci e temperature sono fuori dalla norma? L'estate mancata nella valle che eco lascia nelle nostre anime?
La matematica è un'opinione, così per tanti anni ho difeso il mio punto debole. Bastava però un insegnante che mi avrebbe chiarito cosa ancora potevo recuperare dalle mie difficoltà
E' un rischio ammettere la nostra inadeguatezza ad affrontare i tempi attuali, ma forse l'unico modo per prenderci una responsabilità nei confronti di aspettative altrimenti illusorie