Una colonna per l'artroscopia in dono all'ospedale

È arrivata un’altra donazione all’ospedale di Gardone Val Trompia, grazie alla generosità di alcuni imprenditori locali. Un macchinario che nei giorni scorsi è giunto addirittura da oltreoceano, da quella Silicon Valley californiana così soprannominata per l’alta concentrazione di aziende legate ai computer e alla progettazione di software.

 

Si tratta di un’attrezzatura tecnologicamente molto avanzata consistente in una colonna per l’artroscopia chirurgica dotata di un sistema led ad alta definizione (valore di oltre 100mila euro). Un macchinario che consentirà all’unità operativa di Ortopedia e traumatologia diretta dal dottor Pierangelo Guizzi di poter effettuare interventi chirurgici mini invasivi di artroscopia a varie parti del corpo (ginocchio, spalla, polso, caviglia), oltre ad operazioni che rimettano a posto determinare lesioni alle cartilagini, ai legamenti e riferite ai menischi.

 

“Questo nuovo apparecchio – spiega proprio il dottor Guizzi – ci consente di poter mettere da parte i metodi invasivi, intervenendo sul paziente con soli due fori sulla zona lesionata: attraverso uno di essi passeranno gli strumenti necessari all’operazione, attraverso l’altro la telecamera a fibra ottica per il monitoraggio. Risultato: il paziente potrà già rimettersi in piedi (con l’ausilio delle stampelle) il giorno successivo all’intervento”.

 

Un “acquisto” di notevolissima importanza per il presidio gardonese, che arriva grazie alla generosità di Sebastiano Saleri (Siral), Arturo Simonelli (Simon Fond), Erminio Bonatti (Metal Work ed Eurofit) e un altro imprenditore bresciano che intende rimanere anonimo e al quale si deve il finanziamento per il 50% della quota di spesa complessiva.