Il nuovo corso della Trw gardonese

Dal 1970 lo stabilimento della Trw sta sulla curva inzinese al confine con l’abitato di Marcheno e da qualche tempo sta cercando di mettere in atto un cambiamento radicale nel processo di lavoro. A imprimere il moto al “nuovo corso” è il manager Paul Parnham (foto 2), direttore dello storico impianto gardonese che fa capo al gruppo americano Trw Automotive con sede nella cittadina americana di Livonia, Stato del Michigan.

 

“Sono qui da circa due mesi – ha spiegato Paul Parnham –, perché credo in Gardone e voglio mettere a disposizione l’esperienza maturata nel corso degli anni che ho passato tra Stati Uniti, Cina, Brasile, Thailandia, Germania”.

Il gruppo Trw conta su 185 stabilimenti sparsi in 16 Paesi (sono circa 60mila dipendenti in tutto il mondo e 14,4 miliardi di euro fatturati nel 2010), è principale sviluppatore di sistemi di sicurezza attiva e passiva e fornitore di tutti i  principali OEM (Original Equipment Manifacturing, ossia ‘primi impiantì’) automobilistici del mondo.

 

“Qui a Gardone – ha sottolineato Parnham – facciamo componenti molto complessi relativi ai sistemi sterzanti e siamo fornitori di altre Trw (oltre ad essere uno degli 11 centri tecnici Trw nel mondo), impegnando circa 400 dipendenti che quasi raddoppiano di numero se consideriamo tutto l’indotto che ruota attorno al distretto valtrumplino. Quello che voglio far capire è che alla fine sono le persone le vere risorse, e per questo vogliamo cambiare il processo; certo, i cambiamenti portano con sé qualche dubbio, ma non bisogna avere paura e bisogna essere orgogliosi del nostro passato incamminandoci sulla strada che guarda al futuro e abbracciando nuovi comportamenti e nuove idee”.

 

Un messaggio chiaro e diretto quello del manager americano, che ha rimarcato l’importanza dell’impianto gardonese, da trasformare in un vero e proprio modello di efficienza produttiva. “Il fattore chiave – ha aggiunto Paul Parnham – è il Tpm (Total Productive Management): si spinge tutti a collaborare, creando un clima di ‘Team Working’ che attraversi le varie aree di business (gestione a vista), addestrando tutti a essere flessibili e ad esempio eliminando il premio di risultato individuale che tende a porre l’attenzione sul numero dei pezzi da produrre piuttosto che sugli sprechi e sulle inefficienze”.

 

Nata nel 1964 come joint venture della Beretta, trasferendo la tecnologia della canna da fucile agli strumenti a cremagliera per la produzione di sistemi sterzanti, la Trw acquisisce tale nome nel 1970, inserendosi nella tradizionale produzione di metalli triumplina, ma con uno sviluppo laterale rispetto al settore armigero. Da allora ha continuato a crescere, sviluppando negli anni anche in proficuo rapporto di collaborazione con il Csmt (Centro servizi multisettoriale e tecnologico) dell’Università di Brescia. Ora un nuovo corso che arriva dall’America per portare l’azienda gardonese (60 milioni di euro fatti nel 2010) più vicina alla comunità, nello spirito spiegato da Paul Parnham: “Trw è l’azienda ma l’azienda è nulla senza le persone”.