Poesie, modi di dire, curiosità e immagini dal mondo... Inizia oggi una collaborazione con don Claudio Vezzoli, parroco di San Benedetto, la parrocchia del quartiere I° Maggio in città , e consigliere provinciale e regionale della Coldiretti
Egli ci vuol far capire che tutti dovremmo vivere più intensamente il silenzio, così desueto nella nostra società chiassosa, superficiale, segnata dal culto dell’avere e dell’immagine narcisistica di noi stessi mandata su internet.
Dovremmo tutti guardare la nostra vita che è il nostro passato, da quello lontano nel tempo a quello più vicino, quasi a fare un bilancio di noi stessi… “ad assaporare persone, cose e volti”.
E’ interessante l’uso del verbo “assaporare” che rimanda al senso del gusto usando una sinestesia che possiamo facilmente apprezzare nel ricordo di persone cose e volti che fanno parte del nostro vissuto.
E tutti noi abbiamo provato quella sensazione relativa all’“usura del tempo e degli anni” che sbiadisce i nostri ricordi.
Ma il poeta che è ricco di fantasia riesce a ridare “freschezza ai colori di ieri” e a rivivere le sue memorie come fossero appena vissute.
.La poesia è di don Claudio, i commento è di Anna Adami
Dopo la riflessione sul vino e più che mai nella stagione estiva, può essere utile riflettere su alcune realtà semplici e salutari che mi possono aiutare a rispettare le necessità del corpo e dell’anima
Vorrei partire con questa mia riflessione dalle parole del salmo104: è un salmo dove il creato inneggia al Creatore, e qui che la terra è animata, fecondata dalle acque dolci piovane e sorgive, costellata di frutti ed animali.