Skin ADV
Sabato 20 Aprile 2024
Utente: Password: [REGISTRATI] [RICORDAMI]


 

 
 


 


21 Gennaio 2015, 15.00

Quaderni di cinema

«La teoria del tutto»

di Nicola ‘nimi’ Cargnoni
A poche settimane di distanza dal film su Alan Turing, arriva nelle sale italiane il bio-pic su un altro grande scienziato
 
Può un film biografico avere un protagonista diverso da quello di cui dovrebbe narrare la vita? Sì, o almeno questo succede in «La teoria del tutto» dove, comunque, la centralità di  Stephen Hawking non è messa in discussione, ma (anzi) è esaltata e coadiuvata dalla fortissima presenza della figura della moglie Jane, alla quale per altro è dovuto il merito per il plot di partenza, che infatti prende spunto dal suo libro «Verso l'infinito» (Travelling to Infinity: my life with Stephen). 
 
«Ne ha fatta di strada lo scalpellino di “I pilastri della terra”» verrebbe da dire, parlando di Eddie Redmayne e della sua mostruosa interpretazione: bravissimo nell’incarnare il declino fisico di Hawking, tuttavia non viene meno nel compito di risaltare la figura dello scienziato, col suo sguardo pacato, dolce e intensamente intelligente, che lascia emergere (in tutta la sua virulenza) il piglio ironico e sbarazzino del genio britannico.
Non è da meno la felicissima interpretazione di Felicity Jones, nei panni della moglie Jane: di una bellezza incerta, non appariscente, elegante quanto basta, la Jones riesce a portare a termine il ritratto di una donna sorprendentemente forte, capace di prendersi sulle spalle il fardello della malattia del marito e di credere in lui fin da subito.
 
È infatti sulla magistrale doppia interpretazione dei protagonisti che si basa tutto l’impianto filmico, altrimenti carente in fase di sceneggiatura.
Se il perfetto equilibrio tra ritratto scientifico, avvenimenti storici e vicende personali è stato il pregio principale di «The imitation game», lo stesso non si può dire del film su Stephen Hawking, dove il regista James Marsh dà fin troppo spazio ai risvolti melodrammatici della vita dello scienziato, togliendone a una maggiore cura dell’elemento geniale, là dove l’aspetto scientifico è per altro indicizzato in via piuttosto didascalica. Del resto la scelta di rivolgersi al grande pubblico ha avuto il suo peso.
 
L’attacco è efficace e superbo: la prima parte si avvia bene, è scattante, intensa e accattivante. Successivamente il film “si siede”, dando però notevole spazio all’evoluzione dei personaggi; i tratti psicologici si delineano, ne esce così un romanzo di formazione che pone lo spettatore davanti a cambiamenti sottolineati anche da alcuni salti temporali piuttosto ampî. La tematica che sta più a cuore a Hawking è infatti il tempo, e lo spettatore riesce a percepirne l’inesorabile trascorrere.
 
Ma il tempo non è solo tiranno: al College di Cambridge Hawking ha accusato i primi sintomi di atrofia muscolare progressiva. Allo scienziato sono stati dati soltanto due anni di vita, ma è questo il vero inizio della sua vita: l’attaccamento a essa lo porta ad accelerare i suoi studi.
 
Si può ben parlare di un film a tratti emozionante, ricco di dialoghi interessanti pur non risultando troppo verboso. È interessante l’ottica con cui il regista “filtra” la storia, ponendo la moglie Jane come tramite tra il filo narrativo e lo spettatore.
La sensazione di assistere a un “punto di vista altro” è uno dei punti-forza del film; tanto è vero che spesso Jane viene inquadrata in solitudine, nella sua lenta metamorfosi e nella sua presa di consapevolezza. Assistiamo alla sua felicità e ai suoi turbamenti, mentre raramente Hawking ci viene mostrato in solitudine. 
 
L’enorme merito di Marsh, dunque, è quello di realizzare un film su uno dei più grandi scienziati del XX secolo, eleggendo però la moglie a reale protagonista; tuttavia rispetta chiaramente il testo di partenza, che è in effetti opera di Jane Wilde Hawking. Ma a fronte di questo merito, occorre ammettere che ne esce un film a tratti ruffiano, che fa presa sulla facile emotività dello spettatore colpito dalla fragilità e dalla condizione fisica di Hawking. Il contesto storico non è ben definito, l’azione scientifica viene rappresentata in maniera troppo frammentaria. 
 
Regia tutto sommato interessante, fotografia ben confezionata, musiche a volte un po’ troppo invadenti, interpretazioni straordinarie e (per chi è interessato al gossip che ruota attorno al premio più industriale del cinema) in odore di Oscar.
Un film che comunque merita di essere visto, ma che potrà piacere particolarmente agli amanti del melodramma e a chi ha la lacrima a portata di mano: *** su 5.
 
 
 
In uscita giovedì 22 (da segnalare): Mateo, Piccoli così, Still Alice.
Usciti giovedì 15 (da segnalare): Hungry hearts, La teoria del tutto.
Già nelle sale (da segnalare): Neve, Pride, Mommy, Melbourne, Viviane, Jimmy’s hall, Gone girl, St. Vincent, American sniper, The imitation game.
 
Visualizza per la stampa




Aggiungi commento:

Titolo o firma:

Commento: (*) ()





Vedi anche
13/06/2012 10:30
«It» diventerà un doppio film Dopo essersi trasformato in una miniserie nel 1990, il famoso romanzo di Stephen King è in fase di revisione da parte dello sceneggiatore Chase Palmer per un film che sarà diretto da Cary Fukunaga

01/04/2014 09:37
NYMPH()MANIAC: la noia del sesso In anteprima, la recensione di un capolavoro di 4 ore, diviso in due parti, con cui il regista danese Lars Von Trier realizza un affresco di vita.
Nei cinema dal 3 aprile con la prima parte e dal 24 aprile con la seconda

17/04/2014 09:05
Onirica – Field of dogs Da oggi, giovedì 17 aprile, è nelle sale italiane il nuovo film di Majewski.
Dal punto di vista estetico è un capolavoro assoluto, un momento in cui il cinema diventa semplicemente ‘arte per l’arte’

27/01/2015 07:15
«Hungry hearts», film italiano nato negli Usa Produzione e cast internazionali per l’ultimo lavoro del regista italiano Saverio Costanzo; un film sulla genitorialità, dove noir e tensione si mescolano sapientemente.

11/09/2014 07:45
«L'arte della felicità» è l'esordio di Alessandro Rak Dopo la lunga pausa estiva torna l'apprezzatissima rubrica 'Quaderni di Cinema', di Nicola (nimi) Cargnoni, con la recensione di un bellissimo film d'animazione del 2013 che sta uscendo in DVD




Notizie da Quaderni di cinema
11/06/2015

La guerra infuria al cinema

Tra citazioni bibliche e sciami di pallottole, arriva nelle sale un film di guerra che mantiene la tensione sempre altissima

01/06/2015

Dalla Bibbia alla Russia, il «Leviathan» è al cinema

Arriva nelle sale italiane il film russo che ha ottenuto una candidatura come miglior film straniero nella scorsa edizione degli oscar

28/05/2015

Matteo Garrone e il suo Racconto dei Racconti

Ispirandosi a una raccolta di fiabe del XVII secolo, il regista romano si impegna in un lavoro che ha il merito della novità nel panorama cinematografico italiano


26/05/2015

Youth e la giovinezza ritrovata di Sorrentino

Il chiacchierato ritorno di Sorrentino nelle sale ci fa fare un salto indietro nella carriera del regista premio Oscar

11/05/2015

«Forza maggiore» e le valanghe che ci travolgono

Seguendo una famigliola in vacanza sulla neve, il regista Ruben Östlund ritrae la rapida evoluzione di una crisi di coppia

07/05/2015

I bambini di Veltroni ne sanno abbastanza, ma non più degli adulti

Dopo l’esordio col film su Berlinguer, Veltroni sposta lo sguardo dal passato al futuro in un tentativo che risulta piuttosto buonista

04/05/2015

«Child 44»: spazio al thriller melodrammatico

Sdoppiando la narrazione su due trame parallele, il regista ottiene un buon risultato senza appesantire la visione

30/04/2015

«Samba», il ballo tra integrazione e amore

La coppia Toledano-Nakache torna nelle sale con un film riuscito a metà

17/04/2015

Nanni Moretti è sempre meglio di come te lo aspetti

In un racconto circolare e chiuso Moretti racconta del rapporto tra il cinema e la realtà, sullo sfondo di una storia personale che non si limita all’autobiografia

13/04/2015

La vergine giurata

La «Vergine giurata» di Laura Bispuri è l’ottimo esordio della giovane regista. Paesaggi e silenzi si alternano in un meraviglioso affresco che ha, al centro, un personaggio enigmatico e nuovo per il nostro cinema

  • Valtrompia
  • Bovegno
  • Bovezzo
  • Brione
  • Caino
  • Collio
  • Concesio
  • Gardone VT
  • Irma
  • Lodrino
  • Lumezzane
  • Marcheno
  • Marmentino
  • Nave
  • Pezzaze
  • Polaveno
  • Sarezzo
  • Tavernole
  • Villa Carcina
  • -

  • Dossier