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26 Febbraio 2013, 10.30

Solidarietà

Sarà Caritas a ritirare gli alimenti dalle scuole valgobbine

di Luigi Zanardelli
Grazie alla legge 155/2003 del "Buon Samaritnano", anche un ente come Caritas potrà ritirare gli alimenti in esubero presso i servizi di refezione scolastici lumezzanesi, che le verranno consegnati dalla ditta Sarca Catering
 
Nei giorni scorsi è stato stipulato un importante accordo tra Comune di Lumezzane, Caritas e Sarca Catering, finalizzato al ritiro degli alimenti avanzati dal servizio di refezione scolastica a favore della Caritas di Lumezzane. 
 
Sottoscritto dalla responsabile dell’area Istruzione Laura Staffoni, dalla presidente della Caritas lumezzane Flauzia Panada e dal Direttore tecnico della Sarca Catering Luigi Corsini, l'accordo trova applicazione nella legge n. 155//2003 del “Buon Samaritano” che disciplina la distribuzione dei prodotti alimentari a fine di solidarietà sociale.
 
L’Italia è il primo paese europeo a dotarsi di una legislazione di questo tipo, la norma prende spunto da un provvedimento legislativo statunitense, il “Good Samaritan Food Donation Act” del 1996, che favorisce la donazione di beni alimentari e specificamente permette agli enti senza scopo di lucro di rifornire con facilità le mense per gli indigenti.
 
La legge è costituita da un unico articolo: “Le organizzazioni riconosciute come organizzazioni non lucrative di utilità sociale, ai sensi dell’articolo 10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997 n. 460 e successive modificazioni, che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita agli indigenti di prodotti alimentari, sono equiparate, nei limiti del servizio prestato, ai consumatori finali, ai fini del corretto stato di conservazione, trasporto, deposito ed utilizzo degli alimenti".
 
I soggetti che possono “utilizzare” la suddetta normativa sono le organizzazioni di volontariato, Onlus, organizzazioni non governative, enti ecclesiastici e associazioni di promozione sociale; inoltre, è previsto l’esonero "della responsabilità di percorso".

"Prima della legge del 'Buon Samaritano' - sottolinea il presidente Caritas Flauzia Panada - utilizzare le eccedenze di cibo a fini solidaristici era piuttosto complicato soprattutto in virtù della 'responsabilità di percorso', che rendeva responsabili le aziende del cibo donato anche dopo la consegna agli enti non profit. Con la legge n. 155 le aziende, mense scolastiche, ristoranti, supermercati non sono più responsabili del corretto stato di conservazione, del trasporto, del deposito e infine dell’utilizzo degli alimenti, ma le responsabilità sono trasferite alle organizzazioni di volontariato".

Di fatto la legge del Buon Samaritano equipara le Onlus ai consumatori finali. Una legge nel suo complesso positiva per aver semplificato le procedure burocratiche per coloro che cercano di ridurre gli sprechi e di aiutare gli indigenti.

Pertanto, l’assessorato alla Pubblica istruzione retto da Lucio Facchinetti, visto l’aumento del servizio di refezione nelle scuole del territorio, ha voluto fortemente far ricorso a questa importante possibilità offerta dalla Legge.

Così, coinvolgendo la Caritas Lumezzane che ha manifestato grande interesse per l’iniziativa e acquisita la disponibilità della Ditta Sarca (a cui è affidato l’appalto del servizio refezione scolastica per l’anno 2012/2013) ha stipulato un accordo affinché il cibo rimasto nelle mense scolastiche non vada sprecato, bensì “donato” a chi ne ha veramente bisogno.

Un ritiro degli alimenti in esubero presso le scuole di Lumezzane che verrà fatto da Sarca Catering, che provvederà a stoccarli in macchine per il mantenimento delle temperature (ove fossero presenti), compatterà il cibo in apposite gastronorm fornite dalla Caritas, disponendo il tutto in scatole isotermiche per il trasporto, anche queste preventivamente fornite dall’organizzazione della Caritas.

Quindi, l’addetto al ritiro dovrà firmare l’apposito documento di ricevimento comprendente copia del menù giornaliero con espresso il numero dei pasti ritirati, oltre a sottoscrivere la verifica della temperatura di ritiro attestante la corretta procedura di conservazione.

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