Skin ADV
Giovedì 28 Marzo 2024
Utente: Password: [REGISTRATI] [RICORDAMI]


 

 
 


 


01 Giugno 2014, 09.51

Quaderni di Cinema

Welcome to New York, le tenebre di Abel Ferrara

di Nicola Cargnoni
Il nuovo e cupo film di Abel Ferrara, un viaggio negli abissi delle deviazioni umane, è stato presentato a Cannes e distribuito in contemporanea mondiale e direttamente online sulle maggiori piattaforme digitali da giovedì 22 maggio

Per il suo ultimo lavoro, Ferrara ha preso spunto (e soltanto lo spunto) dalla vicenda di Strauss-Kahn, per poi trarre una storia sul viaggio infernale del protagonista all’interno della sua stessa natura deviata.
Il film inizia indubbiamente maluccio, con Devereaux (il protagonista, interpretato da uno strepitoso Gérard Depardieu) che viene subito ritratto come un depravato senza limiti morali.
La parte iniziale è intrisa di scene di sesso, anche piuttosto esplicite. Il regista non ci risparmia nulla, anche se forse avrebbe potuto servirsi maggiormente di sottintesi ed espedienti del caso.

Dal momento in cui Devereaux viene arrestato
con l’accusa di aver stuprato una cameriera dell’albergo in cui alloggiava, il film decolla mettendo in scena due elementi che contribuiscono a questo: le dinamiche personali del protagonista e la regia di Ferrara, che da questo punto in poi è decisiva.

Ferrara sfrutta al meglio le luci,
che sono perfette in ogni scena, dall’appiattimento del neon nella stazione di polizia, fino al calore e all’intimità suscitati da un chiaroscuro quasi caravaggesco nelle stanze dove il protagonista discute con la moglie.
Devereaux mette a nudo sé stesso, prima vivendo con remissione e rassegnazione le fasi dell’arresto, poi riconoscendo la propria patologia e la propria sesso-dipendenza, mentre vediamo la moglie (una sempre brava Jacqueline Bisset) impegnata nella titanica impresa di tessere le trame necessarie alla salvezza politica, giuridica e morale del marito. E anche propria, considerando che la vita matrimoniale dei due è perfettamente ritratta come un rapporto di forza, dove “stare insieme” è un affare da salvare più che il risultato di un amore, che per altro non esiste più.

Nonostante tutto ciò che gli accade
, il protagonista continua a sfruttare la propria posizione di potere per esercitare il suo fascino, cercando il sesso sempre e comunque, anche perdendo il controllo con donne non consenzienti. A questo occorre aggiungere l’interpretazione di Depardieu, con i suoi grugniti nelle scene di sesso, il suo corpo quasi caricaturale, segni del degrado fisico e morale dell’animo del protagonista, così lontano dalle polemiche e dalle accuse di maschilismo cui è stato bersaglio il film di Ferrara.

Un viaggio dentro e contro sé stesso
, fino alla decisione di incontrare uno psicologo, che porterà Devereaux a proferire un monologo graffiante e a una presa d’atto finale che mette in mostra in maniera coerente le dinamiche su cui la trama si dipana dall’inizio alla fine.
*** e ½, con un particolare elogio a Depardieu.

Visualizza per la stampa




Aggiungi commento:

Titolo o firma:

Commento: (*) ()





Vedi anche
01/04/2014 09:37
NYMPH()MANIAC: la noia del sesso In anteprima, la recensione di un capolavoro di 4 ore, diviso in due parti, con cui il regista danese Lars Von Trier realizza un affresco di vita.
Nei cinema dal 3 aprile con la prima parte e dal 24 aprile con la seconda

11/09/2014 07:45
«L'arte della felicità» è l'esordio di Alessandro Rak Dopo la lunga pausa estiva torna l'apprezzatissima rubrica 'Quaderni di Cinema', di Nicola (nimi) Cargnoni, con la recensione di un bellissimo film d'animazione del 2013 che sta uscendo in DVD


17/04/2014 09:05
Onirica – Field of dogs Da oggi, giovedì 17 aprile, è nelle sale italiane il nuovo film di Majewski.
Dal punto di vista estetico è un capolavoro assoluto, un momento in cui il cinema diventa semplicemente ‘arte per l’arte’

17/09/2014 06:33
«Belluscone» e «La zuppa del demonio», l’Italia del piccolo-grande cinema Nelle sale due film d’autore, testimonianze della vitalità che ancora anima la linfa del cinema di casa nostra

27/01/2015 07:15
«Hungry hearts», film italiano nato negli Usa Produzione e cast internazionali per l’ultimo lavoro del regista italiano Saverio Costanzo; un film sulla genitorialità, dove noir e tensione si mescolano sapientemente.



Notizie da Quaderni di cinema
11/06/2015

La guerra infuria al cinema

Tra citazioni bibliche e sciami di pallottole, arriva nelle sale un film di guerra che mantiene la tensione sempre altissima

01/06/2015

Dalla Bibbia alla Russia, il «Leviathan» è al cinema

Arriva nelle sale italiane il film russo che ha ottenuto una candidatura come miglior film straniero nella scorsa edizione degli oscar

28/05/2015

Matteo Garrone e il suo Racconto dei Racconti

Ispirandosi a una raccolta di fiabe del XVII secolo, il regista romano si impegna in un lavoro che ha il merito della novità nel panorama cinematografico italiano


26/05/2015

Youth e la giovinezza ritrovata di Sorrentino

Il chiacchierato ritorno di Sorrentino nelle sale ci fa fare un salto indietro nella carriera del regista premio Oscar

11/05/2015

«Forza maggiore» e le valanghe che ci travolgono

Seguendo una famigliola in vacanza sulla neve, il regista Ruben Östlund ritrae la rapida evoluzione di una crisi di coppia

07/05/2015

I bambini di Veltroni ne sanno abbastanza, ma non più degli adulti

Dopo l’esordio col film su Berlinguer, Veltroni sposta lo sguardo dal passato al futuro in un tentativo che risulta piuttosto buonista

04/05/2015

«Child 44»: spazio al thriller melodrammatico

Sdoppiando la narrazione su due trame parallele, il regista ottiene un buon risultato senza appesantire la visione

30/04/2015

«Samba», il ballo tra integrazione e amore

La coppia Toledano-Nakache torna nelle sale con un film riuscito a metà

17/04/2015

Nanni Moretti è sempre meglio di come te lo aspetti

In un racconto circolare e chiuso Moretti racconta del rapporto tra il cinema e la realtà, sullo sfondo di una storia personale che non si limita all’autobiografia

13/04/2015

La vergine giurata

La «Vergine giurata» di Laura Bispuri è l’ottimo esordio della giovane regista. Paesaggi e silenzi si alternano in un meraviglioso affresco che ha, al centro, un personaggio enigmatico e nuovo per il nostro cinema

  • Valtrompia
  • Bovegno
  • Bovezzo
  • Brione
  • Caino
  • Collio
  • Concesio
  • Gardone VT
  • Irma
  • Lodrino
  • Lumezzane
  • Marcheno
  • Marmentino
  • Nave
  • Pezzaze
  • Polaveno
  • Sarezzo
  • Tavernole
  • Villa Carcina
  • -

  • Dossier