Nel 2° trimestre 2022 la domanda di lavoratori in somministrazione a Brescia ha registrato una nuova crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+12% tendenziale), che delinea un movimento di consolidamento nei confronti delle evoluzioni rilevate nei periodi immediatamente precedenti.
Levoluzione positiva nei mesi aprile-giugno 2022 appare coerente con la fase rialzista dellattività produttiva nel settore industriale e col recupero delle attività terziarie sperimentati in questi mesi, a conferma dellinversione di tendenza dopo la fase emergenziale che ha caratterizzato tutto il 2020.
A evidenziarlo sono i dati forniti dalle Agenzie per il Lavoro, aderenti allOsservatorio Confindustria Brescia Agenzie per il lavoro, curato dal Centro Studi di Confindustria Brescia.
Come sempre i dati del lavoro in somministrazione anticipano landamento generale del mercato del lavoro commenta Roberto Zini, Vice presidente di Confindustria Brescia con delega a Relazioni Industriali e Welfare ; in particolare, nel territorio bresciano, figure specializzate come operai e conduttori dimpianti continuano a segnare crescite sopra la media, in linea con quanto più volte manifestato dal mondo manifatturiero. Si tratta quindi di un dato positivo, ma da continuare a monitorare con attenzione, alla luce delle incognite geopolitiche ed economiche che stanno caratterizzando il periodo in corso su tutte il caro energia e che rischiano di impattare in modo deciso sulle attività delle aziende nei prossimi mesi.
Laumento rilevato nel 2° trimestre del 2022 interessa quasi tutte le categorie professionali, ed è trainato, in particolare, dagli addetti al commercio, che evidenziano un +68% rispetto allanalogo periodo del 2021; si tratta di una dinamica che va letta alla luce del recupero del settore del commercio e dellaccoglienza, dopo le limitazioni alla mobilità imposte dalla pandemia.
Gli operai specializzati (+23%) e i conduttori dimpianti (+16%) registrano degli incrementi al di sopra del valore medio. Più contenuta risulta la crescita degli impiegati esecutivi (+3%), mentre il personale non qualificato (-5%) e i tecnici (-26%) si caratterizzano per un ridimensionamento delle richieste.
Con riferimento alle difficoltà di reperimento dei lavoratori in somministrazione, non si segnalano tensioni particolari, a eccezione, in particolare, di alcuni profili appartenenti ai tecnici (tecnici in campo ingegneristico e per i tecnici della produzione), agli operai specializzati (fonditori, saldatori, specializzati meccanica di precisione, montatori, manutentori) e ai conduttori dimpianti (operatori robot industriali e per gli addetti macchine lavorazioni metalliche).