C’è un paese incastonato tra Valtrompia e lago d’Iseo dove prende corpo quel “fà nà le oche” spesso rivolto al pigro camminatore. Siamo a Polaveno, dove ormai da venticinque anni si svolge con successo crescente il famoso Palio dell’Oca. Dal 24 al 31 luglio il borgo valtrumplino sarà inondato dei ridenti festoni delle cinque contrade.
“Sin dal 1986 il Palio vuole essere una festa patronale – dice il parroco don Mario Laini - un modo di coinvolgere l’intera comunità polavenese nel ricordo di S. Anna (patrona insieme a S. Nicola Vescovo). Un modo di incontrarsi che non si esaurisce nella sola giornata di celebrazione patronale (26 luglio), ma parte da lontano con la lunga preparazione da parte dei contradaioli di una festa lunga una settimana”. : i verdi del Castello, gli arancioni della Sorgente, i gialli della Fontana, i rossi della Valle e gli azzurri di Zoadello, questi i nomi delle contrade che si sfideranno nei sette intensi giorni di prove e giochi. Tutto avrà inizio con la solenne processione di domenica 24 luglio dal santuario di S. Maria del Giogo alla località Zoadello. “Un corteo di persone che s’incontrano – prosegue don Mario - perché l’incontro è la filigrana di tutta la manifestazione, un modo per lasciare da parte screzi e rancori e riannodare i legami fra gli uomini, come in una grande famiglia allargata”.
Motore instancabile dell’organizzazione è il trio formato da Ezio Pintossi, Silvano Poli e Giancarlo Pintossi che, con il prezioso e indispensabile aiuto dei capi-contrada e di tutti i contradaioli, si prodigano per realizzare quest’anno la XXIII edizione del Palio dell’Oca. Proprio Giancarlo Pintossi ci spiega perché la scelta è ricaduta sull’oca: “Quando si decise di avviare questa manifestazione l’intento era ricordare S. Anna e al contempo animare Polaveno con tutta una serie di giochi; fra questi, anche una corsa di animali e di qui l’oca, creatura buffa che fa divertire grandi e piccini e non troppo costosa”.
Fra gli appuntamenti c’è da ricordare la S. Messa delle ore 20 a S. Maria del Giogo con successiva processione fino alla località Zoadello. Alle ore 19 di sabato 30 luglio, invece, dopo l’uscita di chiesa prenderà il via la sfilata di carri allegorici fino al campo e in serata lo spettacolo di fuochi d’artificio “Luci a Polaveno”. Domenica 31 giornata conclusiva che inizierà con la scalata in bicicletta e alle 19.30 il trasferimento verso la parrocchiale prima dell’attesa sfida finale delle oche.
Una comunità che partecipa con passione all’evento dell’estate, sempre più mischiata a gente che da tutta la Valle accorre per assistere alla curiosa sfida “animalesca”: cinque oche gareggiano in una corsa dalla parrocchiale al campo sportivo, guidate ciascuna da un contradaiolo munito di bastoncino ma che non può in alcun modo toccarle. Oche che corrono per portare punti alle rispettive squadre, perché il Palio è un vero e proprio torneo di prove sportive: la partita di calcio, la gara sui trampoli, il tiro alla fune, la staffetta per bambini e adulti, il percorso ciclistico, il taglio della legna, la gara con le pinne, la briscolata e l’immancabile palo della cuccagna. E alla fine, la contrada che metterà in carniere il maggior numero di punti potrà portarsi a casa l’ambito Palio, quel drappo decorato a mano che potrà conservare sino all’edizione successiva e diverrà di sua proprietà se riuscirà a vincerlo per due edizioni, anche non consecutive.
Tutto questo è il Palio dell’Oca, una festa che è giunta al 25° anno e dal 24 al 31 luglio illuminerà Polaveno con migliaia di piccole bandiere colorate, come mani che salutano e rinsaldano i legami di un’intera comunità.