Se secondo i Maya oggi è la fine di un'era, per gli astronomi non è altro che la fine dell'autunno e l'inizio dell'inverno. Oggi, 21 dicembre, alle 11.11, si verifica puntuale come ogni anno il solstizio d'inverno
Il Sole raggiungerà, nel suo movimento apparente lungo l’eclittica, la massima distanza angolare rispetto al piano dell’equatore terrestre.
La parola Solstizio, dal latino solis statio, significa “Sole Stazionario”, e il suo significato è legato al non abbassarsi o non alzarsi del Sole rispetto all’equatore celeste.
Alle nostre latitudini il giorno del solstizio invernale corrisponde al giorno più corto dell’anno. Dopo il solstizio d’inverno infatti le giornate cominciano ad allungarsi, con le ore del giorno e della notte che diventano identiche il 21 Marzo nell’equinozio di primavera.
Il giorno poi, raggiunge la sua lunghezza massima il 21 giugno nel solstizio d’Estate, per poi iniziare la sua lenta e progressiva diminuzione che lo porterà a raggiungere di nuovo il suo minimo nel solstizio d’Inverno.
Proprio quest’anno, il fenomeno capiterà nel giorno sulla bocca di tutti, il 21 dicembre, data indicata dal calendario della popolazione Maya per la fine del mondo.
Il Sole nella cultura Maya è il supremo regolatore delle attività umane, sulla base del famoso calendario che unisce credenze religiose e osservazioni astronomiche.
Riguardo altre religioni o popoli, il solstizio d’inverno ha rappresentato nei secoli occasione di festività di vario genere: il Sol Invictus per i pagani, i Saturnalia nell’antica Roma (dal 17 al 23), o il Natale per il Cristianesimo, Yule nel Neopaganesimo.