Pesce d'aprile
di Elio Vinati

Non si tratta di uno scherzo. Sabato 1 aprile si è aperta al lago di Endine la pesca a un predatore tanto meraviglioso quanto sfuggente: il luccio


Un'apertura alla quale stavolta non sono mancato.

È importante informare che vi sono alcune novità per quanto riguarda la pratica alieutica in questo specchio d'acqua. Da quest'anno infatti il lago di Endine sarà in gestione alla Fipsas (Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee). Pertanto, oltre alla solita licenza, è necessario essere in possesso della tessera della suddetta federazione e del libretto segna pesci (gratuito per il 2023).

Per adempiere a queste pratiche mi sono avvalso del prezioso aiuto del ben fornito negozio di pesca dei F.lli Sangalli a Ranzanico e in poco tempo ero sul pedalò alla ricerca dell'esocide.

In una splendida giornata calda ma ventosa sfodero il mio consueto 'kit' dedicato al luccio: canna da spinning di 2,70 m, mulinello Shimano 4000 imbobinato con un solido e resistente tracciato dello 0,20. Prediligo la traina, una tecnica che mi consente di sondare molta acqua anche se non manco di 'battere' in maniera approfondita i punti che ritengo più caldi.

La 'caccia' ha inizio e mentre sto pedalando
un brusco e perfettamente riconoscibile stop sulla lenza mi informa che un luccio ha addentato il classico Rapala (modello 'shadrap') dai colori naturali.

L'adrenalina è a mille proprio perché in quella frazione di secondo non conosci le reali dimensioni del pesce; una sensazione unica. Dopo qualche testata però emerge un piccolo lucciotto che merita comunque alcune foto per la bellissima livrea colorata e fa ben sperare per il futuro. Mi ritengo soddisfatto e non vedo l'ora di ritornare a insidiare questo predatore che da sempre mi affascina.
 Alla prossima avventura...
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