Tamponi e test sierologici mirati
di Federica Ciampone

Le indagini per determinare la positività al coronavirus o la presenza degli anticorpi per contrastarlo sono riservate, in questa fase iniziale, ad alcune categorie lavorative, con l'obiettivo di estenderle progressivamente a tutta la popolazione



Si è molto parlato, nelle ultime settimane, delle tipologie di indagini mirate a testare progressivamente tutta la popolazione in relazione al contagio da coronavirus e allo sviluppo dei relativi anticorpi.

Nel flusso di informazioni continue
che ci investe ogni giorno in questo periodo è facile, tuttavia, fare confusione.

La prima differenza da chiarire è quella tra tamponi e test sierologici: mentre i tamponi hanno lo scopo di accertare la positività al Covid-19 – e sono quindi dei test diagnostici – i test sierologici sono un'indagine puramente epidemiologica che valuta la presenza di anticorpi in grado di contrastare il virus e quindi lo stato di immunità di una persona.

I cosiddetti “tamponi drive – in” - così chiamati perché si svolgeranno senza scendere dalla propria auto, sono iniziati oggi presso le strutture allestite dalla Protezione Civile all'interno del piazzale antistante all'auditorium del liceo Leonardo, in via Balestrieri a Brescia.

I test sierologici, promossi dalla Regione, partiranno invece da domani e consistono in un semplice prelievo di sangue.

Entrambe le tipologie di test non sono immediatamente rivolte a tutti: nessuno può presentarsi di propria iniziativa per le analisi, ma saranno gli organismi preposti a contattare gli interessati sulla base di un apposito elenco stilato secondo determinati criteri.

In particolare, i tamponi verranno eseguiti in primis agli operatori delle Rsa e a coloro che dovranno fare ritorno al lavoro e che fanno parte della categoria servizi essenziali; ai test sierologici verranno invece inizialmente sottoposti i medici e gli operatori sanitari.

Completati gli elenchi di queste categorie si procederà, compatibilmente con i tempi di lavorazione, ad estendere i prelievi a tutti i bresciani, con l'obiettivo di una mappatura completa. Si partirà comunque dai cittadini in quarantena fiduciaria, persone che erano sintomatiche con quadri simil influenzali senza sintomi da almeno 14 o 21 giorni, persone che sono state in contatto con casi di positività ma che sono asintomatiche o quasi. Gli interessati verranno contattati direttamente e dovranno poi recarsi in uno dei centri prelievi segnalati dalle rispettive Asst.

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