Scuole chiuse per un'altra settimana
di Redazione

A causa dell’emergenza Coronavirus in Lombardia, Veneto ed Emilia le attività didattiche rimangono sospese fino all’8 marzo. Prolungata anche la sospensione di eventi e manifestazioni per evitare gli assembramenti



La conferma della sospensione dell’attività didattica nelle scuole in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna per un’altra settimana era già stata anticipata ieri pomeriggio, in modo tale da agevolare le famiglie nell’organizzazione dei prossimi giorni.

Nel corso del vertice convocato ieri alla presenza del premier Conte, del capo dipartimento Borrelli e dei ministri di Salute, Sport, Interno, Infrastrutture e Autonomie, in collegamento con i presidenti delle Regioni, si è discusso dell’azzeramento delle zone gialle inizialmente previste e dell’individuazione, al loro posto, delle città da equiparare alle tre regioni più colpite dal Coronavirus, con le medesime restrizioni.

Nelle aree coinvolte alla sospensione delle attività didattiche si affiancherà quella di tutte le manifestazioni organizzate e degli eventi in luogo pubblico o privato, anche di tipo culturale, ludico, sportivo e religioso e anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico come cinema, teatri, discoteche, cerimonie religiose, il tutto fino a domenica 8 marzo.

Rimane per scuole e università - fermo restando che sarà possibile l'ingresso nei plessi scolastici di dirigenti, personale per la sanificazione degli ambienti, personale amministrativo e docenti - la possibilità dell’organizzazione tramite e-learning.

Dopo il decreto con le prime misure economiche e il Dpcm varato in queste ore, come riporta il Giornale di Brescia, è già in programma un successivo intervento, il terzo, “ancora più organico e complessivo – ha detto il premier Conte - con l’obiettivo di fornire un’accelerazione degli investimenti”.