L'ipnosi
di Armando Talas

Molti anni fa mi sono imbattuto in un vecchio libro che parlava di ipnosi. Lo trovai su una bancarella stipata di libri usati, consumati dal tempo e dagli occhi degli uomini


Aveva una spessa copertina rossa, e lo acquistai per curiosità. Si trattava di un testo scientifico di inizio Novecento, austero e complicato, dove si avanzavano le più astruse ipotesi scientifiche sui fenomeni ipnotici.

Ma cosa si intende oggi per ipnosi? Cos’è davvero l’ipnosi?
L’argomento è nebuloso e le idee in materia spesso confuse.

Secondo la definizione dell’American Psychological Association, l’ipnosi è “uno stato di coscienza che comporta attenzione focalizzata e ridotta consapevolezza periferica ed è caratterizzato da aumentata capacità di rispondere alle suggestioni”.
In termini più semplici, il soggetto ipnotizzato si concentra in se stesso, ha meno consapevolezza di ciò che gli capita attorno ed è più facilmente suggestionabile.

Esiste un’ipnosi clinica, dove questa particolare condizione viene sfruttata a scopo curativo, e un’ipnosi da palcoscenico, che si utilizza per intrattenimento.

In ogni modo, sfatiamo un mito: nessuna persona ipnotizzata, per quanto più suggestionabile, può essere costretta a compiere azioni fortemente contrarie alle proprie convinzioni e ai propri valori. Del resto, per ottenere questo scopo non serve il tremendo ipnotizzatore dal lungo mantello e dagli occhi di fuoco, purtroppo bastano l’inganno e la truffa...

L’ipnotizzato può trovarsi a eseguire quasi inconsapevolmente gli ordini impartiti dell’ipnotizzatore, ma solo fino a un certo punto. Se per esempio l’ipnotizzatore gli chiedesse di buttarsi dal terzo piano, l’ipnotizzato si rifiuterebbe e uscirebbe immediatamente dallo stato di trance.
Probabilmente l’idea errata che con l’ipnosi si possa imporre la propria volontà su qualcuno, trasformandolo in una specie di automa, ha creato l’alone di paura che ancora oggi avvolge questa pratica.

A ben pensarci, la coscienza umana non è stabile, ma continuamente in mutamento. Ogni notte ci mettiamo a letto, entriamo in quel limbo tra sonno e veglia che gli scienziati chiamano “stato ipnagogico”, ci addormentiamo più o meno profondamente, sogniamo, ci risvegliamo… A volte entriamo in un leggero stato di trance quando ci perdiamo nei nostri pensieri, magari guidando la nostra automobile quasi automaticamente.

L’ipnosi non è altro che uno di questi stati della coscienza umana, uno dei meno conosciuti e più interessanti.