Una buona semina, un progetto per Flavia
di red.

Sono trascorsi due anni dalla scomparsa della giornalista valtrumplina Flavia Bolis. Le Acli, organizzazione con la quale Flavia ha collaborato intensamente, la ricordano con una serata durante la quale verrà presentato il progetto "Una buona semina"


L'appuntamento è per questo venerdì sera 15 novembre alle ore 20.30 presso l'Oratorio di Santa Maria in Silva a Brescia (in via Sardegna).

Il progetto:

L’ospedale San Bonifacio è situato nel villaggio di Oghlwapo (nel distretto di Alepè, Costa D’Avorio), che conta circa 3500 abitanti, e di un bacino di circa 140.000 persone, per la quasi totalità giovani (meno di 30 anni).

L’obiettivo di questo progetto è quello di avviare un centro dialisi e un laboratorio di produzione di farmaci dedicati ai dializzati e per consentire un allontanamento nel tempo del trattamento dialitico per coloro che non ne abbiano immediata necessità.
La posizione dell’ospedale di Oghlwapo è strategica in quanto non vi sono servizi di dialisi nel distretto di Alepè.

Purtroppo nelle realtà limitrofe i posti disponibili per effettuare la dialisi sono limitati e molti pazienti non riescono ad accedere al servizio in quanto l’operazione chirurgica che prevede il posizionamento della porta d’ingresso vascolare per emodialisi è a carico del paziente e, nelle cliniche private, ogni seduta dialitica può arrivare a costare 250 €.
Considerando anche che ogni seduta dialitica comporta la perdita di una giornata di lavoro è facile immaginare che siano poche le persone che possano permettersi di usufruire del servizio.

Tramite la formazione di personale in loco, l’acquisto dei presidi e dei macchinari necessari alla realizzazione del servizio di dialisi e del laboratorio di produzione farmaci, il desiderio è quello di fornire un servizio accessibile con un contributo simbolico che possa permettere alla popolazione una sopravvivenza dignitosa in termini di tempo e qualità di vita.

Il progetto è ambizioso, così come l’impegno in termini economici e di tempo, ma il desiderio dei promotori di seminare una manciata di speranza in una terra nella quale è più facile perderla che coltivarla, «è una sfida e un impegno di Giustizia, per la quale Flavia si è sempre battuta, espressa e impegnata in prima persona».