«Forza maggiore» e le valanghe che ci travolgono
di Nicola 'nimi' Cargnoni

Seguendo una famigliola in vacanza sulla neve, il regista Ruben Östlund ritrae la rapida evoluzione di una crisi di coppia


Il cinema scandinavo deve molto alla propria tradizione (Bergman e Dreyer su tutti) per quanto riguarda alcune tematiche in particolare, dalla religione al conflitto tra i sessi, dal rapporto di coppia fino alle intime crisi individuali.
Il lavoro del regista svedese Östlund non fa eccezione, facendo letteralmente immergere lo spettatore nel candore delle nevi alpine, dove i contrasti del colore sono una perfetta allegoria di quelli vissuti dai protagonisti.

Tomas ed Ebba sono in vacanza coi figlioletti Harry e Vera, sulla neve delle Alpi con l’intenzione di trascorrere intere giornate sciando. Il soggiorno parte nei migliore dei modi, con un primo giorno fatto di rilassanti sciate in una pista inverosimilmente libera. La scelta di non affollare mai le scene è in effetti funzionale a non distrarre l’occhio dello spettatore su altro che non siano le dinamiche della coppia.

Durante il secondo giorno, mentre la famiglia è a pranzo sulla terrazza di un ristorante che si affaccia sulle piste, uno scoppio preannuncia una valanga controllata. Ma la valanga sembra voler travolgere la terrazza e in quel momento l’istinto di sopravvivenza porta i due genitori a comportarsi in maniera diametralmente opposta. Tomas recupera il cellulare e fugge a gambe levate, mentre Ebba tenta di proteggere i figli dall’imminente impatto.

A travolgere i protagonisti sarà soltanto una spessa nube di neve e ghiaccio, che immerge l’inquadratura in un totale biancore che farà da spartiacque al rapporto della coppia. L’episodio apre un nuovo capitolo: se Tomas ed Ebba sono scampati alla valanga reale, quella fatta di neve, non potranno sfuggire a quella valanga che invece li sta per travolgere metaforicamente.

Il film di Östlund è tecnicamente ben girato, utilizzando una fotografia brillante e lasciandosi andare allo splendore dei paesaggi montani. L’influenza dei registi già citati si aggiunge a un evidente tocco “kubrickiano” e, soprattutto, a un uso di intermezzi degni di essere accostati al miglior Haneke, con una colonna sonora rapsodica e spiazzante.
Così come è spiazzante l’uso di inquadrature fisse, che sono strumento di indagine antropologica sulle dinamiche e sulle relazioni tra i protagonisti, spesso prive del controcampo che dovrebbe mostrarci ciò che essi guardano o, almeno, i loro interlocutori.

E come nella tradizione del cinema scandinavo, il dramma si mescola in maniera sapiente al grottesco, mettendo in evidenzia l’effettiva algidità dei nord europei, così poco propensi a manifestare sensazioni, sentimenti e umori; tant’è vero che la crisi che sta travolgendo Ebba e Tomas si trasferisce sui loro incolpevoli ospiti, due amanti che raggiungono i protagonisti durante la vacanza sulla neve.

Stiamo parlando di un film che ha un forte tocco d’autorialità e che sconfina, invero, nella pretenziosità e nel citazionismo, ma che non può non essere visto anche solo per le tematiche che mette in campo.
Certo, per un pubblico “latino” potrà risultare ancora più estraniante, ma chi ama la Scandinavia e la sua popolazione non potrà fare altro che apprezzare il lavoro di Östlund, anche perché è una critica (nemmeno troppo velata) al costume scandinavo, al dogma del dialogo a tutti i costi, alla repressione degli eccessi emotivi e al ribaltamento del ruolo dei sessi che vuole uomo e donna perfettamente uguali, privi anche di quelle differenze che sono la reale e sincera peculiarità di ognuno di noi, ciò che ci rende unici nel nostro genere.

Valutazione: ***.

Nicola ‘nimi’ Cargnoni

In uscita giovedì 7 maggio (da segnalare): Leviathan, Forza Maggiore.
Già nelle sale (da segnalare): Child 44, Samba, Road 47, Short skin, Mia madre, Figlio di nessuno, White God, Wild, Lettere di uno sconosciuto.

Per conoscere la programmazione della provincia:
1.    Andare su http://www.mymovies.it/cinema/brescia/
2.    Appare la lista dei film presenti in città e provincia.
3.    Per ogni film è segnalato il paese o il cinema in cui lo si può trovare.