Il Coro di Inzino compie sessant'anni
di Redazione

li festeggerà questo sabato sera nel cinema teatro Inzino, dove tutti sono invitati. Una storia che affonda le radici nell'immediato dopoguerra



«Cantavano bene, cantavano di lena, cantavano fino a tarda notte... ai vari crocicchi del paese, i giovani di Inzino.
Cantavano con entusiasmo tutte le canzoni: quelle popolari che ti commuovono, quelle d’amore che sprigionano veri sentimenti e le canzoni di alpini e di montagna che ti sanno affascinare.

Era un vero godimento sentirli nella notte ormai fonda, al chiaro di luna, in una mirabile armonia e musicalità. Il loro canto notturno voleva essere un affettuoso saluto al paese che nel tiepido sonno, veniva cullato dalle bellissime canzoni di un tempo e nei loro canti i giovani in coro, quasi per scusarsi un poco del graditissimo disturbo, sembravano voler donare a tutti un messaggio della loro esuberante giovinezza: “coraggio la vita e’ bella , la vita ad ogni costo deve essere una continua canzone“ .

Fu proprio per questo, che in quelle sere del gennaio ’55 – mentre salutavo i cantori notturni – mi nacque l’idea nitida e profonda di voler raggruppare in una compagine canora codesti bravissimi giovani, affinché potessero essere meglio curati dal lato tecnico e, cantando insieme, potessero sempre piu’ maturare come gruppo, lievitante l’intero paese!

Esisteva da tempo il Coro Parrocchiale: perché non ringiovanirlo con entusiasmo, con leve nuove, con nuovi programmi?
L’idea piacque ai due maestri Angelo Lancelotti e Franco Pedretti e fu accolta con simpatia dai cantori. Si iniziarono le prove per i nuovi canti e subito con alcuni amici interessati all’iniziativa , si cercarono aiuti per la divisa.

Dopo appena sei mesi, proprio alla festa di S. Luigi, ebbe luogo la prima esibizione del nuovo coro della montagna, nel vecchio teatro “S.Giovanni Bosco” di Inzino, che ormai non esiste piu’.

Quel piccolo locale, sembrava piu’ bello e piu’ radioso quella sera, proprio per il volto sorridente dei coristi e per la gioia entusiasta e commossa della gente che era accorsa numerosa ad incoraggiare il cammino della nuova e significativa iniziativa Inzinese».

Questo e’ il racconto della nascita del Coro con le parole del suo fondatore Don Nicola Bragadina.

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Successivamente iniziarono le prime uscite in provincia e nonostante i mezzi economici limitati , quello che colpisce di questo periodo è il grande entusiasmo
e la voglia di stare insieme che hanno costituito le basi per la solidità del gruppo.
Nasce anche la volontà di dare una forma istituzionale al gruppo e viene nominato il primo Presidente Pietro Gamba , che sostituisce Don Nicola nella gestione del Coro.

Un periodo ancora piu’ ricco di soddisfazioni arriva con il secondo Presidente, Mario Abbiatico, che si adopera affinché il sodalizio cresca dal punto di vista della preparazione e della notorieta’.
Viene istituito un consiglio con le relative cariche e viene stilato un primo statuto.

Si giunge cosi’ alla celebrazione del 25° anniversario di fondazione, che viene festeggiato con la pubblicazione di un libro,dal titolo “Un Coro, un Paese“, con la prima incisione ufficiale di un 33 giri che riporta in copertina una litografia realizzata per l’occasione dal pittore Massimo Zuppelli e con un viaggio a Roma dove il Coro ha la possibilita’ di cantare in Vaticano nella basilica di S. Pietro.

Non meno importante è il concorso che viene organizzato nelle scuole per far conoscere il coro ai ragazzi , che vengono invitati a raccontare con scritti e disegni cosa e’ per loro il coro.

Gli anni ottanta sono purtroppo funestati dalla scomparsa del Maestro Franco Pedretti e del Presidente Mario Abbiatico.
L’attivita’ del coro continua con la direzione del Maestro Angelo Lancelotti e alla Presidenza arriva Edmondo Bertussi.
E’ in questi anni che Narciso, figlio di Angelo, inizia studi di direzione di Coro, presso la scuola Civica di Musica di Milano con i docenti Mino Bordignon, Bernardino Streito e Sergio Cortese.

Terminato il suo percorso di preparazione tecnica
, Narciso diviene il nuovo direttore e da subito , vengono introdotte diverse novità , prima fra le quali l’istituzione di una Corale a voci miste e del Coro femminile “Orizzonti” che purtroppo non avranno una continuità nel tempo.
Vengono organizzati corsi per migliorare la vocalita’ con il Maestro Mino Bordignon e la tecnica di respirazione con il Maestro Giovan Maria Rossi.

Nel frattempo il repertorio si amplia alla luce anche di nuove armonizzazioni e orizzonti vocali e alla Presidenza viene nominato Gianni Gares.
Viene istituita la Rassegna annuale di canti Corali che dà la possibilità di tenere vivi i rapporti con altre realtà canore Italiane e di scambiare le proprie esperienze vocali. Nel 1990 viene organizzato un gemellaggio con una realtà musicale Polacca con una trasferta del Coro in Polonia , esattamente nella zona mineraria di Polkowice, dove il Coro si esibisce con concerti sacri e folcloristici.