«Samba», il ballo tra integrazione e amore
di Nicola 'nimi' Cargnoni

La coppia Toledano-Nakache torna nelle sale con un film riuscito a metà


Samba Cissé è un ragazzo senegalese che vive a Parigi da dieci anni, in attesa del permesso di soggiorno e facendo i lavori più disparati; l’unico aggancio che ha è l’anziano zio, in Francia da quasi venticinque anni e ormai assiduo lavoratore in un ristorante di lusso della capitale francese.

Per tentare di regolarizzare la propria posizione
, Samba si rivolge a un’associazione che si occupa di sostenere i migranti, dando loro consulenze e apporto legale nelle procedure burocratiche.
La soluzione non è facile: Samba deve mantenere un profilo basso, stare lontano dai guai e sperare di non finire mai nelle mani delle autorità.

Una storia clandestina, dunque, che ha per protagonista un simpatico e intraprendente immigrato senegalese ben interpretato da Omar Sy, lo stesso attore protagonista di «Quasi amici», il film con cui i due registi Eric Toledano e Olivier Nakache hanno raggiunto un successo strepitoso quattro anni fa.
Anche in quel caso Omar Sy interpretava un immigrato che, però, a differenza di Samba si era ritrovato a vivere in un mondo che non gli apparteneva, in un percorso di crescita interiore che derivava dallo scambio socio-culturale con Philippe, il paraplegico che doveva accudire.

In «Samba» la co-protagonista è una donna, Alice
, interpretata da Charlotte Gainsbourg.
Alice è in congedo dal lavoro a causa di un forte esaurimento nervoso e sta prestando servizio di volontariato nell’associazione presso cui si rivolge Samba.
È in questo contesto che i due si conoscono, annullando abbastanza in fretta le barriere sociali che li dividono.

Il plot narrativo si snoda sulle (dis)avventure del protagonista, costretto a cambiare lavoro ogni giorno (quando lo trova) e a fare fronte a molte vicissitudini; il ragazzone senegalese, però, non fatica a fare amicizia con altri immigrati, come per esempio Wilson, compagno di lavoro e di situazioni divertenti e rocambolesche, o Jonas, l’amico conosciuto durante la permanenza in un centro di accoglienza.

Nakache e Toledano abbandonano le “tensioni poetiche” di «Quasi amici» per realizzare una tragicommedia in chiave utilitaristica; a dire il vero, le parti che riguardano le vicende del Samba immigrato, della sua precarietà e del suo rapporto con l’amico Wilson, sono ben scritte, a tratti esilaranti, nel complesso molto intelligenti.
Si riesce a trattare il tema della clandestinità senza essere ruffiani o ricattatori; ma le parentesi dove la protagonista è Alice sollevano molti dubbi sulla riuscita del film. Quello interpretato dalla Gainsbourg è un personaggio definito piuttosto male, e la colpa non è nemmeno tutta del montaggio, ma risiede proprio a livello di sceneggiatura.

Alice vuole essere nevrotica, a tratti cinica, sbadata, spensierata e premurosa, ma le varie caratteristiche si mal conciliano tra loro.
Aggiungiamoci che la Gainsbourg è (stranamente, occorre ammetterlo) fuori ruolo e che la donna borghese in carriera, nevrotica e innamorata non è tra le sue corde.
La storia d’amore tra lei e Samba non è ben delineata, non si capisce dove e come abbia inizio, sembra piuttosto forzata.

A questo aggiungiamo alcuni altri piccoli elementi, come il tentativo di inserire il rapporto con l’amico-nemico Jonas in chiave thriller, oppure l’incomprensibile retata della polizia nel ristorante dove lavora lo zio (lavoratore e regolare), che squalificano il potenziale che il film avrebbe potuto altrimenti esprimere.
Il film è comunque da vedere, se non altro per come tratteggia il personaggio di Samba e per alcuni momenti davvero degni di nota e molto divertenti. E anche perché le alternative al cinema non sono certo meglio.

Valutazione: tra le **½ e le ***.

Nicola ‘nimi’ Cargnoni

In uscita giovedì 30 aprile
(da segnalare): Child 44, Cobain.
Già nelle sale (da segnalare): Samba, Road 47, Short skin, Mia madre, Figlio di nessuno, White god, Wild, Lettere di uno sconosciuto.

Per conoscere la programmazione della provincia:
1.    Andare su http://www.mymovies.it/cinema/brescia/
2.    Appare la lista dei film presenti in città e provincia.
3.    Per ogni film è segnalato il paese o il cinema in cui lo si può trovare.