Afterhours in concerto
di Davide Vedovelli

Il gruppo indie rock milanese sbancherà questa sera al Filarmonico di Verona, per una tappa scaligera del Tour Teatrale che sta attraversando trionfalmente i teatri di tutta la penisola


Manuel e soci, di questi tempi è proprio il caso di dirlo, sono di nuovo “on stage”.
Dopo il lunghissimo tour che li ha visti riproporre la scaletta della loro “pietra miliare”, Hai paura del buio?, album del 1997 certamente fondamentale e seminale per tutta la cosiddetta “scena indie” italiana (vedete un po' voi chi metterci dentro e chi lasciar fuori), gli Afetrhours hanno messo in cantiere senza soluzione di continuità un nuovo progetto, completamente differente da quello che l'ha da poco preceduto.

Il nuovo tour, varato il 31 gennaio all'Auditorium Conciliazione di Roma, tocca infatti i principali teatri italiani, dal Ponchielli di Cremona al Verdi di Firenze, e farà tappa, come detto poc'anzi, al Teatro Filarmonico di Verona questo lunedì 23 febbraio.
Un tour che, nelle intenzioni della band, vuol essere “uno spettacolo inedito, intimo e pieno di emozioni”.

Tre buone ragioni per andare a vedere questo concerto (che non ho ancora visto):

1) Forse non tutti sapranno che, fra un tour e l'altro, gli After hanno perso due pezzi certamente importanti, i Giorgio Prette e Ciccarelli, rispettivamente batterista e chitarrista/polistrumentista, che hanno scelto di abbandonare il gruppo all'indomani del tour estivo.
A “sostituirli” sul palco nel nuovo tour teatrale, due “mostri sacri” della musica italiana contemporanea: Fabio Rondanini (Calibro 35) alla batteria e Fabio Pilia (Massimo Volume, InZaire) alla chitarra e contrabbasso. Ecco, questo è il primo buon motivo.

2) Gli After, quando suonano “piano” mi piacciono, anche perché nel loro repertorio hanno molte ballad e pezzi che ben si prestano ad essere resi in acustico. Avevamo avuto un assaggio di qualcosa di simile durante la serata finale della scorsa edizione di Musica da Bere, Premio organizzato dall'Associazione Il Graffio di Vobarno. Manuel Agnelli, ospite della serata, ha incantato la platea del Teatro CTM di Rezzato con un intensissimo showcase voce-chitarra, accompagnato da un impareggiabile Rodrigo D'Erasmo al violino (facendo bene i contri, 3 su 6 Afterhours sono “passati” da Musica da Bere, Manuel, Rodrigo e il predetto Fabio Rondanini insieme ai suoi Calibro 35. Una bella soddisfazione).

3) Motivo pragmatico: il tour sta per finire, molte date sono già sold sout, se siete di Brescia ancora peggio, nei paraggi non c'è praticamente più nulla.

Non mancate!