Nevica d'inverno
di Ubaldo Vallini

Rasenta il ridicolo la forte preoccupazione scatenata dall'ondata di freddo che in queste ore sta colpendo il Nord Italia: scuole chiuse come "azione preventiva" da Polaveno a Lonato, persino "preoccupazioni per l'Expo" a Milano



Prima ancora di scaricare sulla Lombardia e sulla nostra provincia i metri di neve promessi, Big Snow (perchè ogni evento meteo che si rispetti deve avere il nome di un uragano) ha messo tutti in apprensione.

La prima scuola a chiudere in via preventiva, di cui si sia avuta notizia, è stata quella di Polaveno, in Valtrompia.
Ma lo stesso destino è previsto addirittura per  quella di Lonato, accanto a quel "calorifero" che è il Garda d'inverno.

Fa niente se gli spazzaneve, come al solito, riescono a tenere tutto più o meno sotto controllo: i "forti rallentamenti del traffico" (per altro solo previsti in alcuni casi) sono più che sufficienti per giustificare tanta apprensione.
Inutile a tranquillizzare gli animi l'obbligo esteso a tutti di essere premuniti con catene o gomme termiche.

Ci dispiace davvero per i disagi di quanti devono prendere in mano la pala per uscire dal proprio garage, o per coloro che devono viaggiare una mezz'oretta invece che il solito quarto d'ora per raggiungere il posto di lavoro, ma non vi pare che si stia esagerando?

Nemmeno se fossimo in agosto o abitassimo ai tropici.
Il massimo (forse) sta in questo sottotitolo letto sul CorriereOnLine questa mattina: "Fiocchi a Milano. «Preoccupati per l'Expo»" (che sarebbero le parole del commissario unico delegato alla kermesse internazionale Giuseppe Sala).