Stefana, anticipo sugli stipendi e nuovi contatti
di Redazione

Nell’incontro con le rappresentanze sindacali, l’azienda siderurgica di Nave ha annunciato che nei prossimi giorni verserà un anticipo sugli stipendi di dicembre. Intanto sono avviati contatti con gruppi interessati all’attività

 
A una settimana dall’inizio del presidio dei lavoratori presso la Stefana di Nave, qualcosa si muove in seno all’azieda. “Nell’incontro che abbiamo avuto oggi (ieri per chi legge, ndr) con la proprietà – spiega Daniela Pedrali della Segreteria provinciale della Fim Cisl, sul sito del sindacato – una buona concreta notizia c’è: l’azienda ha ribadito che entro fine mese pagherà lo stipendio di dicembre ma che nei prossimi giorni comincerà a versare ai lavoratori un anticipo di 1.000 euro sull’arretrato”. 
 
Per la soluzione strutturale della crisi finanziaria e di mercato del gruppo siderurgico di Nave, l’altra notizia positiva è la conferma che ci sono sul tavolo più “manifestazioni di interesse all’acquisto dell’azienda, o parti della stessa, e che su questo si sono già creati dei contatti”, tra questi anche il gruppo algerino Cevital, che nello scorso anno ha rilevato le Acciaierie di Piombino “Anche alla luce di queste novità – continua la sindacalista della Fim Cisl – si rafforza la convinzione che è necessario ed urgente aprire tavoli di discussione allargati ad interlocutori istituzionali che richiamino l’azienda alle sue responsabilità e che si facciano promotori di percorsi finalizzati nell’immediato a dare una copertura economica e contributiva ai lavoratori e in prospettiva a salvare 700 posti di lavoro”. 
 
“In merito agli ammortizzatori sociali – conclude la Segreteria provinciale dei metalmeccanici Cisl – nell’incontro odierno con la proprietà è emerso un orientamento diverso rispetto alla volontà espressa nel confronto della scorsa settimana di fare ricorso alla cassa integrazione straordinaria. Oggi la Stefana ha comunicato di voler avanzare richiesta di cassa integrazione ordinaria per lo stabilimento di via Brescia a Nave e per quello di Montirone, e di continuare il contratto di solidarietà integrato dalla cassa integrazione ordinaria per il secondo stabilimento di Nave e per quello di Ospitaletto. L’obiettivo, che però l’azienda non ha saputo indicare con tempi certi, è quello di riprendere l’attività in tutti gli stabilimenti”.