Segnali positivi per il lavoro a Gardone
di Natalia Monti

Sono più le attività che aprono di quelle che chiudono, nel comune triumplino e i numeri fanno ben pensare, nonostante la crisi economica 


Una controtendenza positiva, una volta tanto, parlando di lavoro e attività produttive: quelle gardonesi, poco più che 800, sono in aumento e sebbene nell'arco dell'ultimo anno abbiano chiuso i battenti 67 esercizi commerciali, sono state 75 le nuove aperture.

I dati giungono dallo Sportello per le attività produttive, che racconta 168 movimentazioni, oltre 20 più del 2013, ovvero cambiamenti che sommano le aperture e le chiusure, gli spostamenti o i subentri e le modifiche degli spazi legati all'artigianato, all'industria o al commercio.

La percezione di molti, che sembrano notare solo le attività che si spostano, magari in comuni o aree più vicine alla città, sembra quindi essere smentita dai numeri, che non sono così pessimisti nemmeno per ciò che riguarda l'artigianato: per 11 botteghe e laboratori chiusi, ne sono nati 7, dando un segnale tutto sommato non definitivamente negativo.

Secondo l'assessore competente, Germiliano Zoli, la piccola ma reale risalita rispetto alla tendenza generale, si deve anche alle possibilità create attraverso il Distretto Diffuso del Commercio, di cui Gardone è capofila, che negli anni ha finanziato e sostenuto le attività più disparate, facendo anche da vetrina ai prodotti locali, grazie a fondi regionali.