Il Premio Cuore Amico intitolato a Paolo VI
di Redazione

Sarà consegnato sabato a Roma, nella Città del Vaticano, il "Premio Nobel dei missionari", intitolato da quest'anno al papa bresciano prossimo beato. I premiati sono padre Paolo Dall’Oglio, suor Bruna Chiarini e Giuseppe Tonello


Sabato 18 ottobre alle ore 9.30 si terrà il ventiquattresimo Premio Cuore Amico. La cerimonia di consegna è fissata presso la sede di Radio Vaticana (Sala Marconi), nella Città del Vaticano.
La scelta della data e del luogo ove conferire il Premio non sono casuali: domenica 19 ottobre verrà infatti beatificato nella Capitale papa Paolo VI e per onorare il pontefice bresciano, noto anche per la grande sensibilità verso il mondo missionario, da quest’anno il Premio verrà chiamato “Premio Cuore Amico Paolo VI”.

Fra gli altri interverranno alla cerimonia anche il cardinale Giovanni Battista Re, mons. Luigi Ventura, Nunzio apostolico in Francia, mons. Angelo Vincenzo Zani, Segretario della Congregazione per l’Educazione cattolica, mons. Luciano Monari, vescovo di Brescia, mons. Giulio Sanguineti vescovo emerito di Brescia, Mons. Domenico Sigalini vescovo di Palestrina, mons. Jervais Baushimiyubusa, vescovo di Ngozi (Burundi) e mons. Jean Baptiste Tiama, vescovo di Sikasso (Mali) e presidente della Conferenza episcopale del Mali.

Il “Nobel dei missionari”, attribuito dal 1991 a religiose, religiosi e laici che si distinguono per l’esemplare opera di evangelizzazione compiuta ogni giorno a favore dei poveri, sarà dato nel 2014 a:
- Padre Paolo Dall’Oglio, per la grande testimonianza e il fortissimo impegno nel dialogo interreligioso in Siria;
- Suor Bruna Chiarini, della Società di Maria, missionaria in Burundi, per il suo lavoro incessante nella formazione dei giovani;
- Giuseppe Tonello, direttore generale del Fondo Ecuadoriano Populorum Progressio (FEPP), per l’impegno a favore di uno sviluppo sostenibile e possibile in Ecuador.

I premiati, esempi edificanti dell’annuncio del Vangelo ad gentes, riceveranno 150.000 euro a sostegno della propria attività missionaria, svolta in condivisione di povertà e lavoro con chi vive nei Paesi del Sud del mondo.