Usiamo bene il congiuntivo
di Laura

Il congiuntivo, croce e delizia della lingua italiana. Delizia perché è un modo verbale che arricchisce le possibilità espressive della nostra lingua. Croce perché sono pochissimi gli Italiani che sanno usare il congiuntivo con padronanza (Video)



Iniziamo col dire che il congiuntivo è il modo verbale della possibilità, dell’incertezza, del dubbio. In questo senso, il congiuntivo si contrappone all’indicativo, che è invece il modo della certezza, dell’obiettività. Il congiuntivo è pertanto il modo della soggettività e indica che l’evento presentato nella frase non è certo o reale, ma è anzi incerto, ipotizzabile, dubbio, desiderabile, possibile, verosimile, sperato oppure temuto.

Quali sono le regole che ci dicono quando e come usare il modo congiuntivo nella lingua italiana?

In linea di massima, il congiuntivo si usa soprattutto nelle proposizioni subordinate.
Però, non è raro il caso in cui lo si usi anche nelle proposizioni principali. Nelle proposizioni principali, il modo congiuntivo si usa per esprimere:

- Un desiderio o un augurio (congiuntivo ottativo).
Per esempio: “Arrivasse subito quell’ora!”, “Fosse almeno bello!”, “Che il Signore ti protegga!”.

- Un dubbio o una supposizione (congiuntivo dubitativo):
“Che stia per nevicare?”, “Che il congiuntivo sia un modo verbale a rischio di scomparsa?”.

- Un’esortazione, un invito o un ordine (congiuntivo esortativo):
Sii educato: ascoltami solo un minuto”, “Sparisca subito dalla mia vista!”.

- Una concessione (congiuntivo concessivo):
“Siano anche antipatici, sono però gli unici amici che abbiamo”.

Il congiuntivo è anche il modo di molte proposizioni subordinate introdotte da elementi come perché, affinché, che, se, benché ecc. In particolare, il modo congiuntivo si usa con queste categorie di subordinate:

Il modo congiuntivo ha quattro tempi verbali: il presente, l’imperfetto, il passato e il trapassato.

Ecco un divertente video che prende un po' in giro coloro che non usano il congiuntivo: