Cromo esavalente, parliamone
di Redazione

In incontro pubblico sul tema: Acqua un bene Comune – Cromo Esavalente com’è l’acqua di Villa Carcina? E' quanto propone "Civicamente uniti per Villa Carcina" per la serata di giovedì 2 ottobre



«Negli ultimi mesi si è generata a Villa Carcina una particolare attenzione/preoccupazione sulla qualità dell’acqua Pubblica fornita ai cittadini.
Vista l’importanza dell’argomento che più di altri minaccia la fiducia nei confronti della gestione dell’acquedotto pubblico e della salute pubblica, il nostro Movimento Civico, si è interessato al tema sia dal punto di vista sanitario che normativo e ha pensato che la soluzione migliore fosse quella di informare in modo trasparente la cittadinanza sulla reale situazione».

E' quanto si legge in una nota diffusa al Movimento, che propone un incontro pubblico per trattare i temi emersi riguardo l’acqua potabile a Villa Carcina e la presenza di Cromo (VI).

L’incontro si terrà a Villa Carcina, giovedì 2 ottobre alle 20.30 nella Sala Riunioni del Corpo Volontari Autolettiga AVIS al civico 6 di via Monte Guglielmo.

Per l'occasione interverranno Fabrizio Speziani che è il Direttore del Dipartimento di Prevenzione Medico ASL Brescia; Piercostante Fioletti amministratore delegato di ASVT; Francesco Puccio Direttore del Dipartimento di Chirurgia dell'Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda e Primario della Divisione di Chirurgia dell'Ospedale di Manerbio; Guido Menapace componente dell’Osservatorio Acqua Bene Comune di Brescia.

«Per prima cosa ci siamo concentrati sui risultati delle analisi ASL pubblicate e si sono evidenziati immediatamente concentrazioni di Cromo (VI) elevate. Sui punti di prelievo a Carcina via Italia e a Villa c/o Cimitero dal 24/09/2013 al 29/07/2014 il valore è sempre stato abbondantemente sopra i 5 (μg/L) stabilito dal decreto legislativo n. 152 del 2006 per le acque sotterranee di falda, sino ad arrivare a 10 (μg/L) alle analisi del 11/11/2013 e del 21/01/2014.
Questi risultati mostrano che il cromo (VI) supera, spesso anche di molto, il limite di 5 (μg/L)» aggiungono i promotori della serata.

Che avrà una valenza informativa.
Ai relatori verrà chiesto di rispondere a domande fondamentali: quali sono gli effetti del cromo esavalente, quali le concentrazioni pericolose a livello normativo e scientifico, quali le precauzioni da tenere, ma soprattutto quali soluzioni adottare?

«Si parla di filtri al Solfato Ferroso, che sarebbero particolarmente efficienti, ma è anche vero che il problema va anche affrontato alla “fonte”.
Se la fattibilità di un bonifica della falda risulta economicamente troppo impegnativa, una attenta ricerca delle fonti di inquinamento è imprescindibile per risolvere il problema».