Tigli avvelenati
di val.

Il verde pubblico continua a tenere banco a Sarezzo, questa volta per un caso deliberato di avvelenamento dei tigli di Via Zanardelli



Ci sono i fori praticati con un trapano oppure con un "succhello", segni inequivocabili del gesto deliberato di un sabotatore, all'origine della moria che sta interessando i tigli di via Zanardelli a Sarezzo e anche di quelli che si trovano nel giardino della casa comunale al civico 168 di via Dante.

L'hanno scoperto gli esperti del settore Agricoltura e Ambiente della Comunità Montana di Valle Trompia, interpellati dall'Amministrazione comunale, che ha voluto vederci chiaro sul progressivo indebolimento delle piante, alle quali prima si sono ingiallite le foglie e poi si sono ritrovate spoglie.

Il sindaco Toscani, nel rendere nota la notizia, ha condannato con forza il gesto che danneggia la proprietà pubblica.
«È con grande rammarico che informiamo i cittadini che, oltre agli alberi di tiglio davanti alla sede comunale di via Zanardelli, è stato accertato anche l’avvelenamento di quelli che si trovano all’interno del giardino della casa comunale di via Dante».

Le foglie di questi alberi presentano da tempo segnali di sofferenza con l’ingiallimento e il disseccamento delle chiome.
Per questo era stata chiesta una verifica.
Il sopralluogo ha confermato l’ipotesi di avvelenamento con prodotti disseccanti inserito in numerosi fori praticati al colletto delle piante.

«Prossimamente sarà necessario procedere alla sostituzione di tutte le piante morte (sia in via Zanardelli che in via Dante) e successivamente alla piantumazione di nuove specie arboree» fanno sapere in municipio, dove il gesto è ritenuto «particolarmente grave e ingiustificabile, perché danneggia una proprietà pubblica che invece deve essere un bene prezioso da curare e rispettare».

Da parte del sindaco è arrivato anche l'invito ai cittadini a collaborare per evitare che situazioni analoghe possano ripetersi.